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Campeggio, l’accusa di Fabio Rossi: “Famiglie, bimbi e disabili senz’acqua calda e gas, il sindaco ci dica cosa vuole fare”

Dopo il clamore dello scorso gennaio, la vicenda del campeggio di via Cecilio – chiuso per irregolarità con un’ordinanza dal Comune di Como, ma con ancora moltissimi ospiti presenti in assenza di concrete alternative – era finita nel silenzio. A riaccendere i riflettori sulla questione, oggi, è Fabio Rossi, uno dei domiciliati nel campeggio e da sempre una delle voci più presenti in tutte le fasi. Pubblichiamo di seguito la sua lettera, che peraltro ribadisce ancora una volta – dopo alcuni confronti diretti – la volontà del sindaco Alessandro Rapinese di non far riaprire la struttura. In più c’è una sorta d’atto d’accusa per le diverse amministrazioni, anche precedenti all’attuale, che hanno avuto a che fare con il campeggio di via Cecilio che in alcune occasioni – secondo il racconti di Rossi – venne consigliato dallo stesso Comune a persone in difficoltà, a dispetto di problemi che si trascinavano da tempo. Infine, la richieste – con toni molto duri – al sindaco Alessandro Rapinese di dire in via ufficiale e definitiva le intenzioni dell’amministrazione sul destino del campeggio, ora nel limbo.

Di seguito, la lettera integrale.

CHE FINE FAREMO?

Mi presento, sono Rossi Fabio, uno dei domiciliati presso il Camping no Stress di Grandate ad oggi al centro di una problematica parecchio grossa nel nostro Comune. Penso che la situazione inerente al campeggio sia nota alla maggior parte delle persone che stanno leggendo.

Venerdì mattina ho avuto l’ennesimo incontro con il Sindaco Rapinese e nelle sue dichiarazioni si evince il fatto che lui non abbia assolutamente nessuna intenzione di riaprire il campeggio!

Partendo dal presupposto che i gestori della struttura hanno fatto tutti i lavori per la messa a norma e presentato le opportune certificazioni richieste, il Signor Sindaco ha dichiarato a me personalmente il fatto che non abbia la minima intenzione di autorizzare la riapertura della struttura dichiarandomi che l’area in questione è già stata destinata ad altro uso senza, però, specificare la “nuova destinazione”.

Voglio sottolineare anche (soprattutto) il fatto che questa come le precedenti amministrazioni finché “tutto andava bene” non c’è stato il minimo interesse nel controllare la struttura rispetto alle certificazioni ed i vari permessi tanto è che gli assistenti sociali del Comune hanno trovato opportuno collocare nella struttura persone in difficoltà (persone disabili o con altre problematiche) senza preventivamente effettuare i necessari controlli rispetto all’agibilità del Camping.

A fronte di questo, noi utenti e le associazioni sociali che ci stanno supportando, chiediamo quali sono le reali intenzioni del Sindaco rispetto al terreno e, per l’ennesima volta, come intende affrontare e risolvere il problema delle oltre 40 persone che ancora sono all’interno della struttura.

Ci tengo a sottolineare il fatto che da oltre 2 mesi (nonostante i gestori abbiano messo a norma gli impianti) ci sono persone, famiglie, bambini e disabili che ad oggi non hanno la possibilità di poter usufruire del gas per cucinare e dell’acqua calda per lavarsi! Tutto questo per “problematiche burocratiche”…

Senza voler essere malpensanti, parliamo più che altro di un “gioco” poco chiaro che questa amministrazione sta portando avanti senza dare una REALE MOTIVAZIONE rispetto al veto imposto per la riapertura!

Come già detto siamo persone “normali” con un contratto di lavoro regolare, stipendio più che decente (a differenza di come alcuni ci giudicano o pensano) che purtroppo per la mancanza di un contratto a tempo indeterminato non abbiamo la possibilità di poter affittare una casa!

Quindi a nome di noi CITTADINI, chiedo che il Sindaco dica finalmente, una volta per tutte, le sue reali intenzioni con REALI MOTIVAZIONI!

Cordialmente
Rossi Fabio

© RIPRODUZIONE RISERVATA

3 Commenti

  1. Vi sono le norme, la burocrazia ma vi è anche ciò che i latini chiamavano “pietas”, i cattolici “carità cristiana”, i socialisti “umanesimo”

  2. Al momento le priorità del sindaco sono i controlli sui proprietari di cani: schiera i vigili x verificare che siano muniti di bottiglietta di acqua x pulire la pipi dei 4 zampe. E fioccano multe.

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