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Punti di vista

La foto malinconica: “Como piena di turisti, ma la giunta isola gli artisti di strada nelle piazze vuote”

Bruno Magatti, ex assessore della giunta di Mario Lucini, anima e fondatore della lista-movimento Civitas, ha pubblicato una foto (la prima a sinistra) e un pensiero: “La città è zeppa di turisti. Ma I nostri amministratori “confinano” gli artisti di strada in luoghi improbabili. Complimenti!”. Riferimento alle postazioni per esibirsi stabilite dall’ultimo Regolamento di Polizia Urbana.
Abbiamo così chiesto a Magatti di allargare e approfondire la riflessione. Ha gentilmente accettato, ecco quanto scrive:

La città triste si accanisce sui bersagli più deboli

Il sindaco di Como ha già avuto modo di esibire le sanzioni comminate ad artisti di strada per violazione del Regolamento. Nessun artista ha mai messo a repentaglio la sicurezza di alcuno, tuttavia le loro gravissime “colpe” hanno, in qualche caso, comportato addirittura il sequestro degli strumenti musicali.

Fu la precedente amministrazione a varare il nuovo Regolamento di Polizia e introdurre la penosa persecuzione degli artisti di strada. Mentre per conto di Civitas mi opponevo vigorosamente in Consiglio comunale a questa come ad altre inutili norme, l’attuale sindaco, allora in minoranza, ne appoggiò l’introduzione per poi riprenderne e ribadirne lo spirito in uno specifico regolamento fatto approvare, quasi fosse una “priorità”, tra i primissimi atti dell’attuale (27/10/2022).

La Giunta ha poi deliberato la scelta degli spazi in cui un artista di strada, se autorizzato, può svolgere la sua attività. Nella scelta ha superato se stessa: chiunque conosca Como e abbia un’idea vaga di cosa va cercando un artista di strada mai penserebbe a piazza Medaglie d’oro (presso i musei civici) o a piazza Vittoria (dietro la statua di Garibaldi!) se non per farsi beffe di costoro condannandoli a una triste solitudine. Questa solitudine è certificata dalla foto (piazza Medaglie d’oro) nel pieno del pomeriggio del 28 giugno scorso. Vale solo la pena di osservare che nelle stesse ore turisti e cittadini affollavano vie e piazze della città.

Come detto, le sanzioni arrivano fino al sequestro degli strumenti (innocui e incapaci di “offendere”) privando il “reo” dei suoi attrezzi di lavoro comunque necessari, una volta salutata la nostra “accogliente” città, per riprendere altrove l’attività della quale vivono. L’alternativa concessa è, quindi, tra sanzioni e solitudine. Questo malevolo accanimento nei riguardi di artisti che soltanto chiederebbero di potersi esibire negli angoli più frequentati della zona pedonale non merita il nostro applauso.

LA MAPPA DELLE POSTAZIONI

La giunta di Como ha approvato a inizio 2023 le mappe delle postazioni in cui, previa autorizzazione, potranno esibirsi gli artisti di strada.

Nel dettaglio, sono state individuate postazioni in Piazza Verdi e in Piazza Medaglie d’oro dove potranno esibirsi prioritariamente gli studenti dei Conservatori di musica ovvero di scuole e corsi di musica o di arti coreutiche, drammatiche e performative.

In Piazza Volta, nelle due postazioni di Lungo Lario Trento e Lungo Lario Trieste (all’incirca di fronte all’Hotel Palace e tra piazza Croggi e piazza De Gasperi), nelle postazioni del Lungolago Mafalda di Savoia, della Passeggiata Ramelli, della Passeggiata Lino Gelpi, di Parco Traù, del Parco Giovanni Segantini, del Parco Luigi Negretti e di Piazza Fisac, sono stati stabiliti questi orari: dalle ore 10 alle ore 22 oppure, laddove in uno specifico parco fosse vigente un orario diverso, si seguirà per l’appunto l’orario previsto per l’apertura e chiusura dell’area verde (per fare un esempio, al Parco Traù andrà osservata la chiusura delle ore 18 in inverno e quella delle 21 in estate).

Capitolo amplificazione. La giunta ha individuato per le postazioni di Piazza Verdi, di piazza Medaglie d’oro, per le due postazioni dei Lungolago Trento e Trieste, per le postazioni in Lungolago Mafalda di Savoia, per la Passeggiata Ramelli, per la Passeggiata Lino Gelpi e per i Parchi Traù, Segantini e Negretti la possibilità di utilizzazione di microfoni, sistemi di amplificazione o casse acustiche purché a batteria.

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8 Commenti

  1. Beh, non sono un simpatizzante dell’attuale Sindaco ma credo che questa giunta abbia dato precise norme in merito assegnando a questo scopo vari punti di cui molti tutt’altro che isolati, anzi…! In merito “ai più deboli ” rientriamo nel buonismo distruttivo uccidendo e colpevolizzando chi fa le cose sul serio.in merito agli artisti non sono certo quelli che fingono di suonare un violino elettrico e mietono consensi (e guadagni) tutto sommato in nero come gli altri “artisti ” (di cui solo pochissimi possono essere definiti tali).

  2. Siamo fortunati i cittadini Comaschi hanno la fortuna di avere pagliacci e buffoni 365 all’anno gli artisti da strada , pittori musicisti e qualsiasi altra forma d’arte per noi è superflua
    VERGOGNATEVI

    1. Dehors e tavolini che snaturano la piazza e disturbano più di un artista di strada. Ma pazienza: da una parte il denaro, dall’altra il puro intrattenimento (che può anche non piacere, s’intende). Chi vince tra i due?

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