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Olivia Piro: “San Francesco, vergogna della città. Parlo a voi che voltate la faccia”

Nessuno può stupirsi, nessuno oggi ha il diritto di dire che non fosse annunciato. Con la parziale chiusura di Emergenza Freddo circa la metà dei senzatetto ospitati in via Sirtori è tornata a dormire in strada. In particolare sotto i portici dell’ex Chiesa di San Francesco.

Una città civile non può permetterlo: prima del decoro c’è l’umanità. Dopo l’appello di Patrizia Maesani (lo trovate integrale qui) abbiamo radunato donne (qui l’intervento di Ada Mantovani e la replica di Alessandra Locatelli) che si sono occupate del tema, fuori e dentro le aule della politica.

Di seguito la lettera di Olivia Piro pubblicata sul penultimo numero di ComoZero settimanale.

 

 

La situazione dei senzatetto che dormono sotto i portici di San Francesco è la vergogna di questa città.

Si parla tanto di decoro che, però, non si misura solo con l’aspetto estetico di una città. Bensì dando dignità alla vita di tutta la popolazione: dei residenti ma anche di coloro che transitano sulle nostre strade. Ritengo che in questi anni sia stato travisato il senso della parola decoro.

E’ l’Amministrazione comunale che dovrebbe evitare situazioni di questo tipo, anche per la sicurezza dei cittadini.

Credo che la richiesta di Patrizia Maesani sia assolutamente legittima e che ogni cittadino con un minimo di senso civico non possa che essere d’accordo con lei.

Conosco personalmente diverse persone che dormono a San Francesco. Molti di loro alla mattina presto corrono da qualche parte a lavarsi perché di giorno lavorano come tutti. Magari hanno turni particolari e non possono rientrare in un dormitorio per riposare la sera perché hanno orari di ingresso e uscita molto rigidi.

Altri invece, soprattutto africani, cercano casa ma non la trovano perché essendo stranieri non gliela affittano.

Situazioni – ripeto – vergognose, soprattutto se pensiamo che a Como ci sono moltissimi immobili comunali vuoti. E’ però una questione di volontà politica: esistono possibilità di finanziamenti per realizzare progetti sul tema ma in questa città non vengono portati avanti.

Infine ritengo assurdo che debba essere sempre il mondo del volontariato a farsi carico in toto, e non in modo sussidiario, del problema dei senzatetto.

Ph: Pozzoni

Concludo facendo appello a una parte dei cittadini di Como, a quelli che voltano la faccia di fronte ai senza fissa dimora di San Francesco ma che poi si lamentano per la puzza di urina.

Bisogna smettere di pensare ognuno al proprio orticello, ai propri diritti, e concentrarsi su quelli inalienabili di tutti, primo dei quali quello alla dignità.

Olivia Molteni Piro

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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