Dopo la due giorni di consigli comunali che definire turbolenti è un pacato eufemismo, ancora non si placa la scia polemica per l’atteggiamento del sindaco Alessandro Rapinese, del presidente del consiglio comunale Fulvio Anzaldo e della maggioranza stessa che sostiene il sindaco e la giunta. Al centro già dell’appello del consigliere comunale Pd Stefano Fanetti, il silenzio e la tolleranza assoluta dei consiglieri della Lista Rapinese Sindaco per qualsiasi cosa accada in aula sono al centro anche della nota diffusa da Azione Como.
Pubblichiamo il testo di seguito.
Azione Como condanna con fermezza il clima sempre più tossico che si respira all’interno del Consiglio Comunale. Gli attacchi personali, le offese gratuite e le continue provocazioni da parte del Sindaco non sono più tollerabili. Ma ciò che preoccupa ancora di più è l’atteggiamento silenzioso e remissivo dei consiglieri di maggioranza, che assistono a questo degrado istituzionale senza mai prendere le distanze, senza mai intervenire a tutela del ruolo dell’Aula e del rispetto reciproco.
Per questo motivo condividiamo pienamente l’intervento pronunciato ieri in Consiglio Comunale dal consigliere Fanetti. Il Consiglio Comunale non è un’arena né un bar: è la sede della democrazia cittadina. Chi vi siede ha il dovere di rispettarlo, di difenderlo e di garantire un confronto civile, anche nel dissenso.
Il Sindaco si è reso protagonista di comportamenti gravi e inaccettabili non solo nei confronti delle opposizioni, ma anche verso la giornalista Martina Toppi, alla quale esprimiamo la nostra totale solidarietà. Il rispetto dei giornalisti e della libertà di stampa dovrebbe essere un presupposto fondamentale per chiunque ricopra un incarico pubblico.
Ribadiamo inoltre la nostra vicinanza al consigliere Vittorio Nessi, destinatario di attacchi personali ignobili, completamente estranei al confronto democratico e istituzionale.
Carlo Bordoni, responsabile organizzazione di Azione Como e membro della Segreteria regionale di Azione, dichiara: “Il Consiglio Comunale è un luogo sacro per la vita democratica della città e dovrebbe essere rispettato innanzitutto da chi ha l’onore di guidarla. Da troppo tempo assistiamo a situazioni paradossali, ma quanto accaduto negli ultimi giorni supera ogni limite. A nome della Segreteria Regionale di Azione, esprimo la massima solidarietà al consigliere Vittorio Nessi e piena vicinanza alla giornalista Martina Toppi per quanto subito nella seduta del 28 luglio.”
Lorenzo Pedretti, segretario provinciale di Azione Como, conclude con un appello chiaro: “Chi guida un’Aula consiliare deve pretendere rispetto. Il Presidente del Consiglio Comunale, avvocato Fulvio Anzaldo, ha il dovere di intervenire per garantire un dibattito serio e civile. Ma ciò che sconcerta ancora di più è l’assenza di qualsiasi reazione da parte della maggioranza. Se ci siamo ormai, purtroppo, abituati ai toni inaccettabili del Sindaco, non ci abitueremo mai al silenzio assordante dei consiglieri che lo sostengono. Faccio un appello diretto e urgente ai consiglieri di maggioranza: non si può restare in silenzio mentre le istituzioni vengono umiliate e i colleghi di minoranza sistematicamente sbeffeggiati. Il vostro silenzio è complicità. Non si può difendere la città, né costruirne il futuro, in un clima di continue provocazioni, personalismi e disprezzo istituzionale. Serve un cambio di passo netto”.