Nel consueto aggiornamento settimanale in merito all’epidemia di Coronavirus, Ats Insubria ha comunicato i dati della prima settimana di febbraio. E’ stata registrata, nel periodo dal 21 gennaio al 3 febbraio, una diminuzione dei contagi.
“Dal 7 al 13 gennaio avevamo oltre 3mila nuovi casi – ha spiegato il direttore sanitario Giuseppe Catanoso – che sono scesi poi dal 14 al 20 gennaio a 2.463, successivamente c’è stato uno stop all’aumento dal 20 al 27 gennaio con 2.332 casi e in quest’ultima settimana siamo scesi nuovamente con 1.927 casi. Vediamo una tendenza, seppure lenta, al calo dei contagi”.
Nonostante l’andamento generale dei casi di Covid a Como e Varese non sia allarmante, Catanoso ha espresso una preoccupazione per l’aumento delle quarantene nelle scuole del territorio. “Siamo comunque in una situazione di non pericolo – ha affermato – ma mi preoccupa la crescita di questo dato”. Nella settimana dal 25 al 31 gennaio, infatti, le quarantene segnalate negli istituti comaschi e varesini sono state ben 2.240 (di cui 1.036 a Como): un aumento di 378 casi rispetto alla scorsa settimana (per Como +237).
Ancora, la direzione di Ats ha parlato delle varianti del virus individuate finora: inglese, brasiliana e sudafricana. “Per quanto riguarda la variante sudafricana individuata ieri – così Elena Tettamanzi responsabile Epidemiologia e Medicina Ambientale, Flussi Informativi – stiamo facendo i tamponi ai contatti segnalati dalla sorella del paziente. Al momento questo è l’unico caso, verificheremo se sono stati contagiati i suoi contatti. Per la variante brasiliana siamo riusciti ad arrestare una potenziale crescita del focolaio, con solo un contagiato, grazie anche al medico di famiglia che è stato molto attento nella gestione in sinergia con Ats”.
Per riuscire a individuare e controllare tempestivamente i casi di Covid con varianti, i vertici di Ats Insubria hanno ricordato che il rientro dall’estero prevede sempre la registrazione online nella sezione dedicata anche se non c’è l’obbligo di tampone. Questo al fine di intercettare eventuali varianti e prescrivere un tampone per la ricerca del caso.
Infine, è stato fornito un aggiornamento per quanto concerne la campagna vaccinale contro il Covid.”Regione Lombardia ci ha dato come indicazione l’arrivo di circa 700mila dosi tra Pfizer, Moderna, AstraZeneca – ha spiegato Catanoso – quindi almeno 100mila dovrebbero arrivare nel nostro territorio. Dal 10 febbraio dovremmo iniziare fase 1-bis, da fine mese la vaccinazione per gli over 80″.
E ha aggiunto: “Proprio per questi soggetti, attendiamo indicazioni regionali su come e dove effettuare il vaccino. Questo perché AstraZeneca non è utilizzabile sulle persone sopra i 65 anni, Moderna dovrebbe fornire 15mila dosi mentre da Pfizer aspettiamo almeno 50mila dosi. Tuttavia, il vaccino Pfizer presenta problemi di maneggevolezza e di gestione per i medici di famiglia, soprattutto nei propri studi dove l’over 80 tendenzialmente vorrebbe andare”.
3 Commenti
Ma come la Mazzolina aveva pomposamente affermato che le scuole non sono luoghi a rischio??
Evidentemente la povera Mazzolina è in balia di dati moooolto particolari.
CHE dire?
Noi tutti “speriamo che me la cavo” !
Si preparano a richiudere le scuole. Movida bar ristoranti e centri commerciali ovviamente non impattano. Solo le scuole che sono ben tracciabili e non producono reddito.
Invece di fare stupidi assembramenti nelle piazze della movida, è meglio stare a distanza. Sui mezzi pubblici pare stia andando bene: non sono modelli sardine