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Sanità

Covid, crollati i contagi nel Comasco. Test salivari: tutti negativi nelle scuole di via Borgovico

Crollano i casi di Covid nel Comasco e nel Varesino: sono 868 i nuovi contagi registrati dal 21 al 27 maggio nelle due province, contro i 1.408 della scorsa settimana.

Nella provincia di Como coperta da Ats Insubria, in particolare, i casi sono scesi da 567 a 284 negli ultimi sette giorni. Anche l’incidenza dei nuovi positivi sui 100mila abitanti è diminuita attestandosi a 58,67 per il territorio delle due province (48,40 per Como).

“Siamo scesi sotto i mille contagi settimanali e questo ci fa ben sperare  – ha affermato il direttore sanitario Giuseppe Catanoso – speriamo di tornare a come eravamo lo scorso anno nel periodo di giugno. Abbiamo avuto un breve rialzo dell’indice Rdt ma sta nuovamente tornando ai livelli di sicurezza. Anche l’incidenza sui 100mila abitanti sta andando meglio nei vari ambiti territoriali. Nelle scuole vediamo che nelle ultime due settimane si sono ridotti i casi e anche le quarantene”.

Per quanto riguarda i vaccinati e i nuovi positivi, Catanoso ha aggiunto: “Stiamo superando le 550mila prime dosi inoculate nel nostro territorio e siamo già quasi al 50% di soggetti che hanno fatto la seconda dose. Como va decisamente meglio nella discesa dei nuovi contagi, ma anche Varese sta iniziando la sua discesa”.

SFOGLIA IL PDF (SOTTO) CON TUTTI I DATI:

ATS INSUBRIA COVID 27 maggio 2021

Test salivari nelle scuole

Presentati anche i risultati dei tamponi salivari nelle scuole, sperimentazione avviata nei giorni scorsi nelle due province di Como e Varese per l’attività di sorveglianza in ambito scolastico e nelle comunità infantili.

Como, test salivari a scuola: sperimentazione alle scuole di via Borgovico. Come funziona

A Como l’attività si è svolta nell’Istituto Comprensivo Borgovico. “Abbiamo concluso la prima tornata di tamponi nelle scuole – ha spiegato Elena Tettamanzi responsabile Epidemiologia e Medicina Ambientale, Flussi Informativi – riusciremo a fare anche una seconda tranche e probabilmente ne faremo poi una terza”.

Per la sperimentazione sono state utilizzate due tipologie di kit diagnostici. Agli alunni delle classi secondarie di primo grado la tecnica del “general spitting”, una cannuccia con provetta in cui raccogliere il campione salivare sotto la supervisione di un operatore. Ai più piccoli è stato invece proposto un tampone che preleva il materiale biologico direttamente in bocca per strofinamento sulla lingua, una modalità meno invasiva rispetto al tradizionale tampone naso-faringeo e che i bambini hanno potuto provare autonomamente con la guida del personale sanitario.

“La totalità dei test eseguiti è negativa, un po’ ce lo aspettavamo perché erano tutti ragazzi a scuola senza sintomi e quindi in buona salute – ha concluso Tettamanzi – a Como sono stati fatti il 24 e 25 maggio, nella scuola dell’infanzia tramite un tamponcino con la parte finale di spugna, non c’è stato alcun problema e quindi la compliance anche per l’auto somministrazione è positiva. Alle elementari abbiamo provato con lo stesso metodo fino alla 3a elementare, mentre per le 4e 5e abbiamo usato il sistema con la cannuccia e anche questo ha avuto un buon esito, così come alle scuole medie. Non ci sono stati problemi di contaminazione di saliva sulle superfici o con le maestre, quindi valuteremo anche qui l’auto somministrazione e una gestione in autonomia da parte della scuola”.

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