Sta destando molto scalpore in queste ore la scelta del Liceo Paolo Giovio di non dare la precedenza agli studenti bocciati per le iscrizioni al primo anno per l’anno scolastico 2022/23. Questo sta causando non pochi problemi, infatti tutti gli studenti che non sono stati ammessi alla classe seconda, non potranno più frequentare l’istituto di Via Pasquale Paoli ma dovranno cambiare scuola, a causa dell’elevata richiesta da parte di nuovi alunni.
Il provvedimento riguarda i seguenti indirizzi:
- Liceo Linguistico
- Liceo Scientifico
- Liceo Scientifico Opzione Scienze Applicate
Nello specifico la circolare così recita:
Dato il numero elevato di nuovi studenti già iscritti alla classe prima per l’a.s. 2022/23 non sarà possibile accogliere le richieste di conferma per gli studenti non ammessi alla classe seconda, si rilascerà tempestivamente nulla osta.
La questione però non finisce qui, infatti molti genitori dei ragazzi non ammessi al secondo anno stanno trovando non poche difficoltà nell’iscrivere i propri figli in altri istituiti, poiché, essendo il mese di giugno, le iscrizioni sono chiuse oppure le classi sono già al completo.
Ecco la circolare dell’istituto Paolo Giovio:
21-22.Com.228 - GEN STU - Conferma iscrizione studenti non ammessi alla classe successiva dopo gli scrutini finali
7 Commenti
Basterebbe istituire un numero di classi sufficienti ad accogliere le richieste di iscrizione. La decisione del preside non mi sembra essere immotivata: se accogliere tutte le richieste di iscrizione significa avere classi prime di 25 alunni ed oltre , le cosiddette classi pollaio, non è vantaggioso per nessuno!
Se ci sono posti limitati, giusto dare una chance a chi arriva fresco di promozione rispetto a chi ha già usufruito dei posti limitati l’anno prima per poi buttare al vento la propria opportunità.
Nel passaggio dalle scuole medie alle superiori c’è una questione di fondo che andrebbe affrontata in maniera strutturale, ossia la difficoltà di scegliere il giusto percorso formativo per i propri figli.
E la “prova provata” sta proprio nel numero di studenti respinti al primo anno.
Detto questo, che una scuola neghi ai ragazzi respinti la possibilità di ripetere l’anno, mette davvero i brividi. E non c’è scusa che regga.
Ai miei tempi il Giovio aveva un’infinità di sedi distaccate. Ma oltre a questo, era una scuola che faceva dell’accoglienza e di un certo clima “liberal” la propria identità caratterizzante.
Qui mi sembra che si stia scivolando su una “ragion pratica” che – per chi ci è passato – si fatica a riconoscere.
Speriamo che diventi un incentivo a studiare durante l’anno.
Non entro nel merito di una delibera chiaramente discriminatoria (per quanto di élite forse occorrerebbe ricordare che ci troviamo all’interno di una classe di scuola dell’obbligo).
Le delibere del Consiglio di Istituto non possono contravvenire a quanto disposto dalla legge che è norma primaria.
L’art. 192 c. 4 del d. lgs. n. 297/1994 pienamente vigente di che che:
“Una stessa classe di istituto o scuola statale, pareggiata o legalmente riconosciuta può frequentarsi soltanto per due anni. In casi assolutamente eccezionali, il collegio dei docenti, sulla proposta del consiglio di classe, con la sola componente dei docenti, ove particolari gravi circostanze lo giustifichino, può consentire, con deliberazione motivata, l’iscrizione per un terzo anno”
Ho fortissimi dubbi sulla legittimità di questa delibera.
folle
“Sta destando scalpore”…
Se a uno fosse interessato davvero rimanere al Giovio, studiava e veniva promosso.
Spiaze