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La casa di Paolo e Piera, l’oasi preziosa per i bimbi con disabilità: “Ci stiamo allargando ma serve aiuto economico”

Ci sono perdite che lasciano attoniti coloro che le vivono, quasi incapaci di reagire, e sicuramente tra queste c’è l’improvvisa perdita di un figlio. Ma c’è anche chi, in un dolore così grande, trova la forza di continuare a far vivere chi ha amato dando forma e concretezza ai suoi sogni.

È questo il caso di Enrico Fagetti e di tutta la sua famiglia che, dopo la scomparsa del figlio Paolo, appena trentenne, a causa di un incidente stradale avvenuto nel 2004, hanno portato avanti con tenacia e generosità un progetto ambizioso: creare una casa a disposizione di minori in situazioni di fragilità. È nata così la Fondazione Paolo Fagetti Onlus che, nel 2011, ha inaugurato quella splendida realtà che è la “Casa di Paolo e Piera” dedicata, appunto, al figlio Paolo e a Piera Betti, un’amica scomparsa che è stata un importante punto di riferimento nella vita di questo splendido ragazzo.

“Paolo era un ragazzo generoso, attivo nel volontariato al SOS di Olgiate, ma quando è mancato abbiamo scoperto un lato di lui che non conoscevamo – racconta Fagetti, 84 anni, ex vicesindaco di Olgiate e per tredici anni presidente del SOS, oltre che presidente della Fondazione – nessuno di noi, infatti, sapeva che appena era libero dal lavoro nel suo studio e all’Università andava a fare volontariato con i bambini ospiti in una casa protetta sul lago quindi, insieme ai suoi amici, abbiamo deciso di portare avanti tutto quello che lui aveva fatto fino a quel momento dando vita ad una fondazione e, poi, a un luogo in cui i bambini più fragili potessero ricevere amore e attenzioni adeguate”.

Su un terreno di 1.500 metri quadri messo a disposizione dalla nobildonna olgiatese Giorgiana Momo, è nata così una vera e propria casa ora gestita dal Consorzio Servizi Sociali dell’Olgiatese che, con il supporto della Fondazione, offre a minori bisognosi di attenzioni speciali uno spazio su misura per loro dove sviluppare le proprie capacità sociali, motorie e cognitive grazie a progetto educativi personalizzati. “Oggi la Casa di Paolo e Piera durante il giorno accoglie circa venti tra bambini e ragazzini, da un anno di età ai tredici anni, autistici o con disabilità gravi – racconta infatti – noi volontari della Fondazione, inoltre, ci prestiamo per predisporre la merenda e offriamo un servizio anche al sabato, per sollevare un po’ le famiglie dall’impegno di accudirli”.

Un progetto che, nel 2020, è valso a Enrico Fagetti l’onorificenza di Commendatore al Merito della Repubblica Italiana per il suo impegno sociale: “Non sono una persona che ama appuntarsi medaglie o meriti al petto, soprattutto perché questo è un riconoscimento che va non solo a me ma a tutti coloro che hanno creduto in questo progetto e che collaborano ogni giorno per portarlo avanti – spiega – ma ora è arrivato il momento per far crescere ancora di più questo sogno”.

Per far fronte alle tante richieste delle famiglie del territorio, infatti, la Fondazione ha deciso di ampliare la Casa con l’aggiunta di una veranda di 50 metri quadri nella quale realizzare altri due locali in più per svolgere le attività educative.

Un impegno, però, che la Fondazione da sola non è in grado di coprire: “La costruzione della Casa ha richiesto un impegno finanziario di circa un milione e 300mila euro coperti grazie al contributo di tanti, tra cui la Fondazione Cariplo, e oggi ci troviamo ad affrontare una nuova importante spesa di circa 150 mila euro per la costruzione della nuova ala che ci permetterà di offrire un servizio fondamentale anche alle famiglie in lista d’attesa”, racconta.

I lavori di costruzione della nuova struttura sono già iniziati perché rispondere con prontezza ai bisogno del territorio, e soprattutto dei più piccoli come faceva Paolo, è la cosa più importante per Fagetti e per la Fondazione, ma i conti da pagare sono davvero troppi: “Facciamo del nostro meglio ma purtroppo da soli non abbiamo la forza sufficiente per coprire tutti i costi- è l’appello di Fagetti – e per questi chiediamo l’aiuto di tutti per realizzare anche questo sogno e continuare a offrire un luogo sereno e sicuro a cui le famiglie possono affidare i loro bambini”.

Chi volesse contribuire al progetto della Fondazione Fagetti può farlo donando il suo contributo a tramite la Fondazione Provinciale della Comunità Comasca, a questo link.

Oppure:

Fondazione Paolo Fagetti Onlus

BCC Cassa Rurale e Artigiana di Cantù

Iban: IT 23 J 08430 51620 000000 300418

Banca Intesa San Paolo

Iban: IT 96 R 03069 09606 100000 126713

Per conoscere le attività della Fondazione Paolo Fagetti Onlus e avere maggiori informazioni visitate il sito fondazionepaolofagetti.org.

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