In tempi in cui anche un sottoscala viene trasformato in casa vacanze e pensare di non sfruttare al massimo una proprietà immobiliare è considerato una follia, la notizia che qualcuno abbia messo a disposizione gratuitamente un appartamento per offrire un tetto a quattro ragazzi stranieri, pur con il tramite di un’associazione come Como Accoglie, è qualcosa di davvero sorprendente (ne avevamo parlato qui).
“Questa decisione è frutto di un lungo percorso, anche doloroso, iniziato quando mia figlia ha ricevuto questo appartamento in eredità dopo la scomparsa della mamma – racconta Fabio Botta, che con la figlia Sofia ha fatto questa scelta straordinaria – avevamo già avuto inquilini e, con qualcuno, c’era stato anche qualche problema per il pagamento dell’affitto, soprattutto dopo il Covid, tanto che Sofia stava valutando l’idea di venderlo”.
Poi, invece, ecco l’idea di mettere a frutto quella casa in un modo splendido, non traducendo quello spazio nel cuore di Lipomo in un semplice bonifico a fine mese sul conto corrente, bensì in un’occasione da donare a qualcuno che ce la sta mettendo tutta per costruirsi una vita autonoma e giusta e ha solo bisogno di un po’ di fiducia e di un posto da chiamare casa, almeno per un po’.
“Tra tasse e spese varie, non si diventa sicuramente ricchi con un appartamento e noi, fortunatamente, non abbiamo bisogno della piccola entrata che avremmo potuto ottenere dall’affitto – spiega Botta – penso invece che vivere male, magari dividendo lo spazio con tante persone e non riuscendo ad arrivare a fine mese serenamente, possa portare facilmente a prendere strade sbagliate e per questo abbiamo deciso di proporre la casa a Marta Pezzati (responsabile di Como Accoglie Ndr), perché la mettesse a disposizione di giovani che già hanno un lavoro, ma che qui possono imparare a vivere da soli, mettendo da parte qualche risparmio per poi trovare una casa tutta loro”.
Il tutto con la garanzia assoluta di perfetta cura dell’immobile, totale assenza di costi per il proprietario e, soprattutto, la certezza di poterne disporre nuovamente allo scadere del contratto grazie all’intermediazione di Como Accoglie. “Abbiamo stipulato con Como Accoglie un contratto regolare di comodato d’uso gratuito per quattro anni allo scadere dei quali, se non vorremo rinnovarlo, l’appartamento ci verrà restituito libero senza problemi, cosa che spesso non succede con un normale inquilino – dice infatti – nel frattempo l’associazione si farà carico di tutti i costi sollevandoci da qualsiasi spesa e, inoltre, i ragazzi verranno costantemente seguiti da un educatore che supervisionerà affinché tutto venga gestito nel migliore dei modi”.
Così, con il gesto rivoluzionario e splendido di Sofia e Fabio Botta, in questi giorni quattro ragazzi (due dal Gambia, uno dal Senegal e uno dalla Guinea Bissau. Tutti già avviati nel mondo del lavoro) hanno ricevuto non solo le chiavi della loro nuova casa, ma il regalo prezioso di sapere che c’è qualcuno sicuro che ce la faranno da soli, basta avere un punto solido da cui spiccare il volo.
10 Commenti
Bravo Fabio Botta!
Potevano darla a pensionati italiani in difficoltà – che hanno pagato tasse nel ns paese- o a famiglie italiane che hanno perso il lavoro. Trovo fuori luogo e osceno la scelta fatta. Stranieri clandestini hanno troppo spesso corsie preferenziali. Schifo
Potresti cominciare tu ad aiutare i pensionati italiani in difficoltà; chi te lo proibisce?
“Schifo” si riferisce ovviamente al tuo commento, vero?
I pensionati avranno anche pagato le tasse nel nostro paese ma evidentemente non ne hanno pagate abbastanza, altrimenti non si spiegano i miliardi di debito che hanno lasciato. O è colpa degli immigrati anche quello?
W il benaltrismo: C’è ben altra gente a cui fare una gentilezza.
… e poi signora Maria ho il dubbio che nella foga di commentare non abbia letto bene: il termine “clandestini” si trova solo nel suo commento, non nell’articolo.
Quindi i Volontari (che però spesso vengono pagati dalle associazioni e quindi sono dipendenti) NON HANNO TROVATO 1 EURO A TESTA AL GIORNO PER RACCOGLIERE soldi per affittare a LORO spese uno o più appartamenti per ACCOGLIERE questi poveri DEPORTATI SU BARCHE FATISCENTI per arricchire i trafficanti.
I veri VOLONTARI sono quelli che, ad esempio, usano le loro ferie e i loro soldi per andare a aiutare i miliardi di disperati del mondo che vivono in nazioni povere a causa dello sfruttamento che noi europei abbiamo fatto e continuiamo a fare!!!
Te sei quello dell’aeroporto dei droni in riva al lago, vero? Vai, vai a farti un giro sui droni va…
Bello!!!
Complimenti ai Botta!!!