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Ira Fabregas dopo il rigore non dato: “Basta, non sto zitto. Difendo la società, la città di Como e 80mila comaschi”

Fabregas furioso per il rigore non dato al Como dopo un presunto fallo di mano di Gatti, difensore della Juve (qui la cronaca della partita). Un episodio decisamente controverso già sul campo – si era nei minuti finali con il risultato in parità – con l’arbitro che però non ha ravvisato il penalty e con il Var che ha successivamente confermato la stessa decisione, evidentemente ritenendo ‘casuale’ il tocco. Una scelta che ha lasciato enormi perplessità, o meglio, la sensazione netta che ai lariani sia stato negato un rigore netto. A conti fatti, visto il raddoppio della Juventus su rigore proprio allo scadere, un episodio potenzialmente decisivo.

Il mister del Como nel dopo partita è letteralmente esploso di rabbia.

“Ci sono le cose contro cui non si può lottare, poi diventa difficile – ha detto – Vederlo una volta mi basta. Non c’è interpretazione, è un rigore chiarissimo. Douvikas prende il pallone con il petto e se Gatti non la tocca di mano e la sposta, facendola rimbalzare sulla pancia di Douvikas, il nostro attaccante va verso la porta con un’occasione clamorosa per fare gol“.

Davvero un fiume in piena l’allenatore dei lariani.

Non starò zitto – ha infatti proseguito nelle dichiarazioni post match – Contro la Lazio Gigot entra duro su Nico Paz: non dico che è rosso, ma è io perdo un giocatore per tre partite e non arriva neanche un fischio o un cartellino giallo. Col Milan fallo evidentissimo a metà campo: niente, corner e 1-1. Contro l’Udinese Goldaniga non tocca il giocatore, secondo giallo ed espulsioni. L’opposto succede con Luca Pellegrini dopo un fallo su Diao. Non parlo per me stesso, parlo per la società e per difendere la città di Como. Siamo 80mila persone, sappiamo che siamo piccoli, siamo arrivati da poco ma ora basta, se è basta è basta. Giustifico l’arbitro, non il VAR, che mi fa venire dubbi”.

Gatti ha poi replicato parlando con Sky: “Mio fallo di mano? Non l’ho rivisto ma mi fa strano da parte di un allenatore che ha giocato a dei livelli così alti… Ora per ogni mezzo tocco si dà rigore. Nel calcio di oggi noi difensori siamo troppo penalizzati, non si può più fare nulla, non si capisce mai l’entità di un fallo che succede in campo – ha detto Gatti a Sky nel post – Se diamo rigori così smettiamo di giocare. Sì, ho messo la mano sul corpo del giocatore ma se danno rigori così smettiamo di giocare. E lo dico anche se fosse accaduto a parti invertite”.

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