Bellagio, spesso definita la “perla del Lago di Como”, continua ad attirare viaggiatori da tutto il mondo grazie ai suoi scorci pittoreschi, alle ville storiche e alla posizione che divide i due rami del lago. Ma non tutti restano incantati allo stesso modo.
Phoebe Cornish, giornalista del quotidiano britannico Daily Express, ha recentemente raccontato la sua vacanza di inizio giugno a Bellagio, in un articolo che sta facendo discutere oltremanica (e sicuramente scatenerà il dibattito anche da queste parti).
Pur riconoscendo la bellezza unica del borgo e la magia del paesaggio, la reporter ha spiegato di essersi subito pentita della sua destinazione, indicando tre motivi principali: chiusure serali troppo anticipate, un’offerta gastronomica deludente e un’atmosfera percepita come fin troppo turistica e commerciale.
“Vita serale inesistente e cibo mediocre”
Cornish ha descritto il suo arrivo come folgorante: “Capisco subito perché lo chiamano la perla del Lago di Como”, scrive. Ma l’entusiasmo iniziale si è presto scontrato con una realtà meno idilliaca di quella mostrata sui social. Ma l’entusiasmo iniziale si è presto scontrato con una realtà meno idilliaca di quella mostrata sui social. “È apparso subito evidente – racconta – che Bellagio è stato sopravvalutato dalla marea di video su TikTok e Instagram che hanno saturato il mio telefono nei mesi precedenti al viaggio. Se di giorno i vicoli acciottolati e i panorami mozzafiato regalano fascino e vivacità, la sera il paese si spegne sorprendentemente presto. Molti ristoranti chiudono già alle 21.30, lasciando poco spazio a chi, dopo una giornata di escursioni, cerca un pasto tardivo o semplicemente un drink vista lago”.
Anche la cucina non ha convinto la giornalista: cene definite “mediocri”, prezzi elevati e persino un tiramisù “secco e deludente” hanno contribuito alla sua impressione negativa. In contrasto con altre località vicine come Varenna e Lenno, che secondo Cornish conservano una maggiore autenticità, Bellagio le è sembrata più “commercializzata” e meno genuina.
Nonostante le critiche, la reporter non ha mancato di sottolineare alcuni aspetti positivi: l’accoglienza di alcuni abitanti, come il proprietario di un Airbnb che le ha cucinato il pesce appena pescato, le viste mozzafiato e la scoperta della spiaggia di San Giovanni, raggiungibile solo dopo una lunga passeggiata.
“Meglio il Nord del Lago e il Sud Italia”
L’articolo ha scatenato diversi commenti da parte dei lettori. Un’utente ha sottolineato come Cornish si sia concentrata solo sulla parte sud del lago, tralasciando mete meno turistiche ma altrettanto suggestive: “Avrebbe dovuto esplorare il Nord del lago invece dei soliti posti affollati. Colico, Menaggio e Bellano offrono bar e ristoranti eccellenti, prezzi più bassi e un’accoglienza calorosa. Il gelato a Colico è il migliore d’Italia e il canyon naturale di Bellano vale da solo il viaggio”.
Altri hanno invece difeso il Sud Italia, considerandolo imbattibile in termini di fascino e gastronomia: “Il posto migliore d’Italia è il Sud. Vivo qui e posso dire che la Costiera Amalfitana è il paradiso. Il cibo, il vino, la pizza, il formaggio: non hanno rivali, e i prezzi sono molto più accessibili”.
La discussione dimostra come il Lago di Como sia una meta che suscita opinioni contrastanti: ciò che per alcuni turisti è un’esperienza da sogno, per altri può trasformarsi in una delusione. Bellagio resta dunque una meta da cartolina, capace di incantare, ma forse non adatta a chi cerca il ritmo notturno delle grandi città o la rusticità dei borghi meno conosciuti.