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Lago di Como, il lavoratore: “Battello impossibile, i turisti non ci fanno passare ma lavoriamo per loro. Poi i pullman che intasano la Regina”

Nell’ampio dibattito sul turismo deflagrato che sta mettendo i cittadini di Como e di tutto il lago in una condizione di oggettiva, estrema, difficoltà, riceviamo la mail di un lettore (come sempre, a scanso di equivoci, nome e cognome noti alla redazione) che interviene con precise osservazioni. Lavora sul lago e i turisti sono un problema. Ecco quanto scrive:

Buongiorno,
desidero inserirmi nel dibattito sul turismo per segnalare l’assoluta inadeguatezza del servizio di navigazione. Lavoro sul lago, e già ora nei fine settimana mi è difficile riuscire a salire su un battello: qualcuno aveva segnalato un disservizio nel (non) dare la precedenza agli abbonati su un pontile…ora mi è capitato lo stesso su un altro pontile, perché a quanto pare il cartello che segnala la corsia riservata agli abbonati è uno solo e viene spostato da un pontile all’altro. Risultato: ogni volta devo sorbirmi le resistenze dei turisti che non vorrebbero farmi passare mentre io (ed altri) dobbiamo recarci al lavoro proprio per loro.
Buona parte delle persone viene comunque lasciata a terra per mancanza di posto: tra pullman di comitive e treni, gruppi si riversano sul lungolago senza sosta.
Segnalo inoltre che dove lavoro, a Carate Urio, né io né colleghi possiamo utilizzare il servizio pubblico per tornare a casa dopo le 19, orario dell’ultimo battello; tutti i ristoratori del paese hanno chiesto alla Navigazione, negli ultimi anni, di prevedere una fermata in orario più tardivo – 21 o 22- proprio per permettere agli avventori di spostarsi con i battelli vista l’endemica carenza di parcheggi e la cronica criticità causata dal traffico, ma ad oggi l’ultima corsa è alle 19.

Tra l’altro la dimenticanza dei progettisti del nuovo lungolago non riguarda solo i servizi: mancano anche cestini, specie nelle aree in cui si formano le file, perciò vedo ogni giorno di persona buona parte dei turisti, perlopiù civili nordeuropei, gettare i rifiuti sul marciapiede.Scrivo nella speranza che segnalare possa spingere chi di dovere a prendere provvedimenti: la convivenza coi turisti è auspicabile, ma ognuno deve fare la sua parte.

Cordialità.

[Per contributi, segnalazioni, reazioni e opinioni: redazionecomozero@gmail.com, il numero Whatsapp 348.6707422 o la pagina dei contatti] Nello scambio di mail con il lettore, poi, è emersa una seconda segnalazione con altra foto. Scrive: “Segnalo anche questo pullman con targa svizzera che iersera (14 aprile, Ndr) intasava la via Regina vecchia tra Moltrasio e Carate Urio, dove evidentemente non può transitare un mezzo simile.

 

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23 Commenti

  1. D’altronde se l’Italia da economia di produzione industriale si vota a economia di servizio e turismo il risultato non si può che diventare servi dei turisti e venire dopo le loro esigenze e subendo anche gli aumenti di costo del mercato…..quindi cornuti e mazziati…

  2. Anche Bergamo é nella stessa situazione. I turisti sono aumentati in modo ingestibile, significa caos nel traffico, autobus ovunque, la Città alta – gioiello medievale – diventata un luna Park dove di trovano solo esercizi di ristoraziobe varia, chiasso fino al. Mattino. Per i residenti non c è più spazio. Ci guadagna il Comune su tasse
    varie, e i ristoratori. Anni fa c era un limite di distanza per l apertura di esercizi simili, ora non più. Risultato : affitti sulla luna, che solo i ristoratori possono pagare. Tutto poi siamo diventati più ricchi e ci muoviamo moooolto di più di 40 anni fa. Sogno Bergamo alta silenziosa e rispettata come nella mia infanzia.

  3. Como come Venezia o come Firenze.
    Troppo piccola per affrontare il turismo di massa, poco attrezzata per resistere senza mettere in crisi la convivenza tra cittadini e turisti.
    La viabilità è limitata da stette strade di accesso alle sponde del lago , da passaggi a livello che bloccano il flusso del traffico e dalla forte affluenza di veicoli che vorrebbero trovare parcheggio a pochi metri dal lago.
    Come ridurre il disagio?
    Per chi arriva in aereo:
    Como ha due stazioni ma nessun collegamento diretto con Malpensa,strano che nessuno abbia pensato a una navetta mpx – como, si ridurrebbe il numero di auto e taxi in ingresso e in uscita.
    Per chi arriva in treno:
    Le ferrovie nord portano un treno ogni mezz’ora a Como lago, paralizzando la viabilità della città con la chiusura dei passaggi a livello.
    Como borghi , dove ci sono i due binari dista 10 minuti a piedi dal lago, tragitto che potrebbe essere percorso pedonalizzando la sede ferroviaria attuale.
    Si potrebbero raddoppiare le corse diminuendo l’ingresso delle auto.
    Un viale alberato con delle panchine come ingresso alla città, e per i disabili una navetta sostitutiva.
    Per chi non riesce a rinunciare all’auto:
    Area ticosa, attendendo una bonifica da 30 anni . Se quello che era nel terreno non ha ucciso nessuno sino ad ora e se la logica di costruire, lottizzare non prevale su tutto varrebbe forse la pena di aggiungere qualche parcheggio per auto, per gli autobus e fare un polmone verde che ripaghi in superficie, nel futuro, parte dei danni che sono stati fatti sotto quel desolante spiazzo in passato. Un parco che sia un biglietto di ingresso alla città…. Ma faranno altri palazzi , rassegniamoci .

    1. Il Garda è congestionato oltre ogni limite. La direttrice Peschiera-Sirmione-Desenzano è nei fine settimana, e durante la bella stagione, una lunga ed interminabile coda. La gardesana occidentale è perennemente bloccata. L’alto Garda oramai è esploso da anni rendendo la vita dei residenti impossibile. Case introvabili e carissime, parcheggi sempre occupati, migliaia di biciclette ovunque.

      Sei stato sul Garda 30 anni fa per caso?

  4. Isabella ci sono case. Che costano. Pochissimo a Veleso Zelbio. E zone limitrofe. Sei a 800 m di altezza e a 8km dal lago. 25 da Como
    Ti posso aiutare se vuoi

  5. Quale è il problema? State lavorando fate il vostro mestiere… lamentatevi quando non c’è nessuno da trasportare

  6. 15 anni… Più di 30 milioni di euro spesi amministratori condannati e ancora non c’è un lungolago… Ok mezzo a dirla tutta…. Direi welcome to MERAVIGLIA😓

  7. Recentemente a Varenna.Una Domenica Bestiale….una piastrella una persona .Stazione del treno come Milano in metro affollato.Nulla di più sconsiderato della “GIORNATA AL LAGO”. Mai più. E poveri i pochi abitanti…..destinati a fare i Veneziani….cioè trovare abitazione in luogo più tranquillo

  8. Il lago è scoppiato….per i residenti non è più possibile avere una vita normale da marzo a ottobre….prima o poi mi aspetto una rivolta ( civile) contro chi ha innescato questo disastro senza senso.

    1. Non credo…non si sono rivoltati quando gli han chiuso la regina per 4 mesi…al massimo lo faranno se bloccano il campionato di calcio

  9. I civili turisti dei paesi nordeuropei al loro paese non gettano i rifiuti sul marciapiede. Evidentemente sono civili solo al loro paese. Io se non trovo un cestino porto a casa il mio rifiuto, spesso anche in presenza di cestino non butto, preferisco riportare a casa e differenziare.

    1. I cestini, i bagni, le toilette pulite sono la prima cosa mon solo I bar e i.ristoranti dove ti pelano.Il signore dell’articolo ha pienamente ragione piu’ servizi per i lavoratori . Il Garda e’ tutt’altra cosa e’ visibile e organizzato.in.ogni senso servì zi di ogni genere e per tutte le tasche , andateci

  10. Il problema causato dal traffico dei turisti.
    Tutti vogliono e pretendono di attraversare la vecchia Statale Regina, che nonostante sia nel corso degli anni sia stata man mano dove era possibile, con macchine e pullman allargati come larghezza. Per attraversare i paesi non possono pretendere, per poter far passare auto larghissime e/o pulman enormi, i muri delle abitazioni. Dovrebbero noleggiare pulman di dimensioni più piccole. Ma nessuno lo vuole fare per non avere doppi costi di manutenzione.
    In più grossi camion e betoniere durante la settimana……….. bisogna usare il buon senso. Un lago come il nostro non può tenere testa ad un turismo enorme di massa.

    1. Io l’ho sempre setto che i Comaschi sono come i Genovesi(o ancora più se possibile).
      Questa frase è ridondante nella bocca di ogni Ligure, quando, al primo raggio di sole primaverile arrivano i foresti.

  11. Amo Como, mi piacerebbe vivere lì, nonostante sia nella capitale , comprendo l’inciviltà dei turisti quanto dei nativi.
    Ma se le amministrazioni non offrono una logistica più efficace ed efficente, Como , e tutti i paesi meravigliosi che circondano il lago, diventerà una babilonia.
    Affitti troppo cari, esercizi pubblici con chiusure da coprifuoco.
    Io personalmente sto cercando una piccola casa abbandonata,decadente per ripristinare quella parte del Lago che va scomparendo.
    Se solo i vip possono usufruire delle bellezze , Como perderà la scommessa,splendere di luce propria.

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