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Adduci (Assemblee Popolari): “Separazione da Bartolich, sofferta ma condivisa”. Baggi (Prc): “Coalizione ‘di sinistra’ che butta fuori chi contesta i nostalgici”

“Adria Bartolich è una persona sensibile e valida, la più valida, alla quale in ogni caso rimarremo vicini”. Le parole di Roberto Adduci del Comitato Assemblee Popolari sottolineano un rapporto che rimane integro nonostante quanto accaduto nelle ultime abbia portato al divorzio tra i due soggetti, annunciato dalla candidata sindaca ieri sera a Etv (qui i dettagli).

Ad accendere la miccia la partecipazione di Assemblee Popolari alle contestazioni messe in scena giovedì per l’arrivo di Giorgia Meloni a sostegno di Giordano Molteni. In quell’occasione pochissime persone hanno interrotto per qualche minuto la circolazione dei mezzi di viale Varese, prima, e sul Lungolago, poi (“VIDEO Como, doppio blitz contro l’arrivo di Giorgia Meloni: manifestanti bloccano il traffico, tensione”). “Abbiamo partecipato all’iniziativa. Noi veniamo dalla piazza – dice Adduci – e abbiamo deciso di fare politica anche per contestare alcune posizioni e scelte delle istituzioni e della politica. In questo caso volevamo essere di supporto nella loro crescita politica agli altri movimenti (Collettivo 84, Como Pride e Uds) che hanno organizzato la protesta. Noi valutata la decisione di manifestare abbiamo così partecipato”. Una scelta che però ha portato allo strappo. “Ovviamente Adria chi ha contattati perché è una donna leale e sincera. Adesso lei andrà da sola, è giusto che sia così. Sicuramente è stata una scelta sofferta ma condivisa”, spiega Adduci.

E adesso? La piattaforma creata per spingere sui progetti e le idee di Assemblee Popolari? “Rimarrà attiva, continuerà a ospitare commenti e proposte e chissà mai che essendosi aperto uno spazio di protesta e contestazione giovane – di quei giovani che vengono sempre indicati come senza idee e lontani dalla politica – non ci sia la possibilità di organizzare qualcosa in vista delle elezioni. Il tempo stringe ma stiamo valutando, se possibile, come muoverci per essere ancora protagonisti in vista del 12 giugno”.

Ma le contestazioni continuano a far sentire una sorte di effetto domino a sinistra. Oggi, sebbene da una posizione terza visto che Rifondazione non farà parte della competizione elettorale, ecco arrivare una durissima presa di posizione del segretario regionale del partito, Fabrizio Baggi, nei confronti della scelta di Bartolich.

“Non ho un rapporto idilliaco con il collettivo delle Assemblee Popolari – premette Baggi – ma va da sé che la scelta di Adria Bartolich di escluderli dalla sua lista per le prossime amministrative di Como per via delle contestazioni a Giorgia Meloni è inaccettabile e dimostra la sensibilità di quella colazione rispetto ai temi dell’antifascismo”.

Pesantissimo l’affondo finale: “Se una lista che si presenta e si autocelebra come una lista di Sinistra alternativa ai poli esistenti butta fuori un collettivo di giovani per via della loro “colpa” di aver contestato la presenza della leader di un partito nostalgico in città siamo davvero in una situazione indicibile. Esprimo loro la mia massima solidarietà. Sempre più convito che le compagne e i compagni di Como abbiano fatto benissimo a declinare l’invito”.

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