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Arredi del lungolago, intoppo: una delle due aziende esclusa. “Non in regola con Inps e Cassa edile”

Intoppo per l’appalto degli arredi del nuovo lungolago di Como, cantiere che sarebbe dovuto già partire. Una delle due aziende che avrebbe dovuto materialmente condurre i lavori – con il meccanismo noto come avvalimento (ne avevamo parlato qui) – non è risultata in regola. Lo scrivono gli stessi uffici di Palazzo Cernezzi: “Con riferimento alla verifica del Durc dell’ausiliaria Edilizia Generale srl con sede in Milano risulta che la suddetta nell’ambito del Durc (Documento Unico di Regolarità Contributiva) non è in regola con le posizioni Inps e Cassa Edile”.

Di conseguenza “sussistendo per l’operatore economico Edilizia Generale srl con sede in Milano un motivo obbligatorio di esclusione, per la Stazione Appaltante (il Comune, ndr) sussisteva l’obbligo di imporre all’Operatore Economico Edilizia Valdostana Srls di sostituire il soggetto ausiliario (cioè appunto Edilizia Generale, ndr)”.

Palazzo Cernezzi ha dunque chiesto all’aggiudicataria dei lavori, Edilizia Valdostana, di sostituire l’ausiliaria entro 15 giorni, e la nuova prescelta è ora “come nuova ausiliaria” l’impresa “Iaquinta Qualità servizio Srl con sede a Torino”, che ha già presentato la documentazione necessaria.

Sono dunque state attivate da parte dell’amministrazione le verifiche del caso che in parte “si sono concluse con esito positivo” mentre “per altre si è ancora in attesa di riscontro”. Quando le verifiche saranno chiuse (soprattutto quelle in attesa di riscontro, cosa che potrebbe anche essersi già verificata visto il normale ritardo delle comunicazioni formali rispetto agli iter negli uffici) Palazzo Cernezzi procederà all’aggiudicazione definitiva del cantiere per gli arredi. Operazione che ha scontato almeno in parte un ritardo dovuto a questo intoppo.

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2 Commenti

  1. È inutile fare ironia o incazzarsi o prendersela con l amministratore Rapinese ( che io non sostengo) Queste sono le regole dei pubblici appalti che i “geniali” portatori di “onestà onestà ” hanno voluto con il plauso della cosiddetta società civile..è l’apoteosi della burocrazia idiota.

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