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Bonus 600 euro, accredito a tutti entro venerdì. Cassa integrazione, congedi, contributo baby-sitter: le novità e i numeri

AUTONOMI

Versamento effettuato per il primo milione di lavoratori autonomi. Parliamo dell’indennità di 600 euro relativa a marzo, accreditata da Inps sui conti corrente. Lo ha fatto sapere il governo in una nota spiegando che tra il 15 e il 17 aprile, anche gli altri 3 milioni di autonomi che hanno presentato domanda (commercianti, artigiani, partite Iva, lavoratori dello spettacolo, stagionali, lavoratori agricoli, co.co.co) riceveranno il sostegno previsto dal decreto Cura Italia dello scorso 16 marzo.

Il ministro del Lavoro Nunzia Catalfo (M5S) evidenzia che il decreto Aprile “Sarà più consistente rispetto a quello di marzo, in modo tale da aumentare l’importo dell’indennità per autonomi e professionisti fino a 800 euro e introdurre un reddito di emergenza per le fasce più deboli della popolazione. Nessun lavoratore e nessun cittadino deve rimanere indietro”.

E’ importante sottolineare che è ancora possibile chiedere i 600 euro dal sito dell’Inps, Si calcolano circa 5 milioni di potenziali richiedenti per un versamento totale di 3 miliardi. Come anticipato nelle scorse settimane con il decreto Aprile, in fase di costituzione, la cifra del “bonus” potrebbe salire a 800 euro, sia per aprile che per maggio.

Il sito, dopo i crash iniziali, ora pare funzionare.

BONUS 600 EURO: QUI LA PAGINA INPS PER RICHIEDERLO

AMMORTIZZATORI SOCIALI

Sul fronte Cassa in Deroga, l’Inps ha ricevuto domande da 11 regioni, ne manca ancora circa la metà, e sta preparando i versamenti. Il governo spiega che entro un mese da ogni domanda, sarà erogato l’ammortizzatore, sia cassa ordinaria che l’assegno del Fondo di integrazione salariale, coinvolti 4.5 milioni di lavoratori

“È in piena operatività la convenzione siglata da Abi, Inps, sindacati che consente ai lavoratori sospesi dal lavoro a causa dell’emergenza Covid 19 di ricevere un anticipo della Cassa integrazione ordinaria e in deroga pari a 1.400 euro”, si legge nella nota facendo riferimento alla possibilità per il lavoratore in Cig di chiedere alla banca un anticipo dell’assegno.

“Le procedure non richiedono più l’invio di modelli cartacei validati agli sportelli per certificare l’Iban”, perché è stato tutto automatizzato per via telematica. Il 94% delle banche italiane ha aderito alla convenzione Abi-Inps. I tempi per l’erogazione della Cig sono 2-3 mesi. Anche in questo caso; “i pagamenti arriveranno al più tardi entro 30 giorni dalla ricezione della domanda”.

CONGEDI PARENTALI, BONUS BABY SITTER

Sono 200mila le richieste di congedo parentale retribuito “per la grande maggioranza direttamente dalle aziende ai dipendenti”. “Mentre le oltre 40mila domande per il bonus baby sitter sono al vaglio dell’Inps per andare in pagamento nel libretto famiglia il 15 aprile”.

IL MINISTRO CATALFO

Le novità sono state presentate anche dal ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, con un intervento su Fb che ricalca, nella sostanza, quanto annunciato nella nota:

Avevamo preso un impegno con i lavoratori dei settori più colpiti dall’emergenza Coronavirus: quello di pagare loro gli indennizzi previsti dal decreto Cura Italia entro la metà di aprile. Ebbene, grazie al lavoro che anche nel weekend appena trascorso ha portato avanti senza sosta, l’INPS ha disposto per oltre un milione di partite Iva, lavoratori autonomi, stagionali il pagamento del bonus 600 euro con valuta dal 15 al 17 aprile. Per tutti gli altri, i sussidi arriveranno comunque prima della fine della settimana.

Non solo. Infatti anche per quanto riguarda la cassa integrazione in deroga, mentre sta ancora ricevendo dalle singole Regioni le domande (11 al momento quelle che le hanno inviate), l’Istituto di previdenza ha già predisposto i primi versamenti sui conti correnti dei beneficiari.

Risultati concreti che si sommano alla piena operatività della convenzione fra Associazione bancaria italiana (Abi) e parti sociali, sottoscritta due settimane fa alla mia presenza e su mio invito, grazie alla quale i lavoratori sospesi dal servizio a causa del Covid-19 possono chiedere un anticipo della cassa integrazione alle banche: ad oggi, come ha fatto sapere la stessa Abi, il 94% di loro ha aderito all’accordo. Una risposta molto importante che testimonia lo spirito di grande collaborazione che si è sviluppato tra i principali player del Paese per fronteggiare la situazione.

Sappiamo che siamo chiamati a fare ancora di più e meglio. Non intendiamo tirarci indietro.

Proprio per questo, stiamo lavorando al prossimo decreto che in termini di risorse sarà più consistente rispetto a quello di marzo, in modo tale da poter aumentare l’importo dell’indennità per autonomi e professionisti fino a 800 euro e introdurre un Reddito di emergenza per le fasce più deboli della popolazione. Obiettivi che porteremo a termine perché in questa crisi, l’ho detto e lo ribadisco, nessun lavoratore e nessun cittadino deve rimanere indietro.

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