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Boulevard of Broken Dreams: la festa di Borgovico? Un successo a rischio per il 2020

“Se entro novembre non riusciremo a ottenere un incontro con il Comune, l’anno prossimo non ci sarà più alcuna festa in via Borgovico vecchia”, parola di Ester Negretti.

GALLERY Borgovico in festa: gioia, folla, atmosfera unica (più mamma Ester sorridente)

Una piccola (grande) bomba che la presidente dell’associazione Borgovico Street sgancia sulla città che ha chiuso il doloroso capitolo degli eventi estivi proprio con la riuscitissima festa di via Borgovico, il 21 settembre.

“Il Comune ci ha proposto di pensare a due date per l’anno prossimo ma alle condizioni attuali non siamo disposti a fare più niente – denuncia – quest’anno abbiamo dovuto organizzarci in tre settimane, una intera solo per ottenere le transenne per chiudere la via. Non si può lavorare così, l’amministrazione deve convocare subito un tavolo di lavoro per discutere con largo anticipo il prossimo calendario eventi”.

Roba da far sembrare la peggior riunione di condominio una simpatica chiacchierata, eppure una di quelle cose che s’hanno da fare, pena un’altra estate sul trespolo.

Ma via Borgovico vecchia è un cuore pulsante, un motore che aspetta solo il semaforo verde per poter guardare oltre una seppur bella serata: “Il nostro scopo non è solo realizzare un evento all’anno o chiusure programmate della strada durante l’estate – spiega – questa via è un collegamento tra la stazione e il lago ma ora come ora, non è percorribile e andrebbe valorizzata come merita”.

Un progetto di riqualificazione, in realtà, è già nell’aria, anche se l’assessore ai Lavori Pubblici Vincenzo Bella non si sbilancia su modi e tempi.

Il che potrebbe quasi essere una buona notizia per chi ha già idee chiare: “Stiamo facendo indagini storiche sulle trasformazioni della via – spiega – e abbiamo presentato anche un pre-progetto di sviluppo urbano, uno studio su come le persone vivono e attraversano quest’area”.

Un passo fondamentale per programmare qualsiasi intervento: “Ma a febbraio abbiamo ricevuto un no categorico da parte del Comune alla richiesta di commissionare a un professionista il progetto di riqualificazione. Eppure, dal recupero del porfido ai marciapiedi, alle luci, alle sedute occorre tener conto di tanti aspetti per poter vivere la via come i comaschi e i turisti chiedono di poter fare”.

E, poco lontano da lì, un altro pezzo di città chiede di non essere dimenticato. A fine settembre, infatti, Paolo Scanziani, titolare del bar accanto all’hangar, aveva scritto all’assessore agli Eventi Carola Gentilini proponendo la chiusura estiva di viale Puecher.

Ottenuto l’agognato appuntamento, tra pochi giorni sul tavolo dell’assessore arriverà una proposta ancora più articolata, come spiega Scanziani insieme a Luigi Bottone, referente provinciale Dc che sta seguendo l’iniziativa: “Questa è una zona dimenticata dagli eventi che, invece, potrebbe decongestionare il centro e offrirebbe un’alternativa a piazza De Gasperi, costretta al ‘silenzio’ dai problemi con il vicinato”.

E quindi ecco l’idea: “Estendere anche a questa zona gli eventi della Città dei Balocchi con la collaborazione di chi lavora qui, che si è già reso disponibile. E d’estate chiudere la via tra i giardini e l’hangar una volta alla settimana con eventi per tutte le età che potrebbero arrivare fino a villa Olmo”.

A Gentilini l’ardua sentenza.

L’articolo che avete appena letto è stato pubblicato su ComoZero settimanale, in distribuzione ogni venerdì e sabato in tutta la città: qui la mappa dei totem.

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