La vicenda del “pontile della discordia” di Brienno, che verrà costruito nel cuore del paese, continua a vedere in prima linea l’ex sindaco (ora all’opposizione) Patrizia Nava.
È la consigliera del gruppo Il Moll, infatti, a segnalare nuovamente la potenziale situazione di disagio che – secondo Nava e oltre 70 firmatari di una petizione – andrebbe a crearsi per la popolazione di Brienno con la realizzazione dell’opera.
E lo dimostra con la foto di uno striscione, esposto sul balcone di un cittadino proprio sopra l’area dove sorgerà il pontile, che recita “no al pontile turistico”.
“Un cittadino mi ha detto di aver telefonato al sindaco – ci spiega Patrizia Nava – ma lui le ha risposto che lei non conta perché ha una seconda casa. Cioè, chi non vota ma paga comunque la tasse non ha importanza? Non può distinguere i cittadini in base a chi vota e chi no. Tra l’altro, molti proprietari di seconde case sono comunque originari del paese”.
Ma non è finita qui. Patrizia Nava, infatti, riprende anche la risposta del sindaco alla petizione portata avanti dal gruppo Il Moll. “Dopo la petizione che abbiamo presentato per sospendere i lavori di realizzazione del porto turistico e belvedere a lago – spiega Patrizia Nava – il sindaco Francesco Cavadini ha risposto, ma i punti da lui evidenziati presentavano delle incongruenze”.
QUI SOTTO, LA RISPOSTA DEL SINDACO ALLA PETIZIONE
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“È un manufatto che non interessa alla popolazione – sostiene nuovamente Nava – anche perché pochi cittadini usano il motoscafo. Andrebbe anche bene realizzarlo, se proprio necessario, ma non certamente nel centro del paese. Già Brienno è un paese piccolo, un’opera così in quel punto va a disturbare la popolazione”.
QUI SOTTO, LA RISPOSTA DEL GRUPPO CONSILIARE IL MOLL
risposta petizione pontile gruppo il moll
Primo punto contestato da Nava riguarda la modalità con cui il Comune ha informato i cittadini di Brienno in merito all’opera.
“Ci hanno risposto che il progetto è stato pubblicato sul sito web del Comune – afferma – ma la maggior parte della popolazione è anziana e quindi non va a guardare le informazioni online. Inoltre, è un controsenso dire che le piccole opere non debbano essere presentate, anche perché 70mila euro per la realizzazione di un pontile non sono pochi per un paese come il nostro”.
Secondo Nava, ancora, ci sarebbero incongruenze nella definizione dell’opera in sè.
“Prima il progetto pontile è stato presentato allo scopo di mitigare i terminali fognari – spiega –ma tutto d’un tratto ci siamo trovati la dicitura “porto turistico”. Qual è il reale scopo di questo pontile? Non è che non vogliamo il turismo ma bisogna capire anche per quale tipologia di turismo viene pensato. Quindi il suo uso è molto ambiguo, non si capisce a cosa serva effettivamente”.
“Io porto gli interessi dei cittadini – conclude Nava – molti che mi hanno segnalato il disagio del pontile non hanno voluto firmare la petizione anche per paura di esporsi, ma sottolineo che quest’opera non è apprezzata dalla popolazione”.