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Camnago: 23 anni di rabbia, ora il Comune curerà le ex strade private (e la selva imperante). Roberto: “I problemi non finiscono”

Dopo 23 anni, i residenti di Camnago Superiore hanno ottenuto la firma della convenzione per la cessione al Comune delle vie del quartiere che fino ad oggi erano proprietà privata.

Le strade in questione, infatti, appartenevano al lottizzatore che negli anni 2000 aveva provveduto alla realizzazione di varie unità abitative nella zona ma secondo la convenzione stipulata col Comune di Como nel 1998 – non ancora firmata fino a oggi – sarebbero dovute diventare di proprietà comunale dopo i lavori di realizzazione di opere primarie e secondarie nel quartiere.

Una lunga vicenda che aveva portato i cittadini di via Santa Cecilia, via Ticozzi, via Marchesoli e via Camnago Superiore a presentare una petizione al Comune di Como (con 279 firme) per chiedere, appunto, che si arrivasse alla chiusura della convenzione.

Perché, negli anni, i residenti avevano riscontrato svariati problemi relativi alla manutenzione del verde e delle strade: idranti senza acqua (molti nascosti tra i cespugli, come da foto), canaline di scolo rovinate e piene di terra, mancato passaggio dello spazzaneve in inverno, incuria generale per le aree verdi.

Dunque, oggi il Comune ha confermato la chiusura della convenzione: “Stamattina il Comune ha acquisito gratuitamente aree e opere di urbanizzazione secondaria realizzate nell’ambito del piano di lottizzazione residenziale delle società Valman e Voltino a Camnago superiore, adottato dal Consiglio comunale nel luglio del 1996 e approvato con delibera di giunta regionale alla fine dell’anno successivo”, così la nota inviata dal Comune di Como.

In base alla convenzione urbanistica stipulata nel 1998, oggi sono dunque state cedute al Comune le opere di urbanizzazione primaria, cioè reti di servizi e impianti, e le opere di urbanizzazione secondaria “che consistono in diverse aree di parcheggio per circa 2.500 mq totali, verde per un totale di 2.400 mq e verde attrezzato con un campetto polifunzionale per 1.160. Il tutto era stato realizzato a scomputo degli oneri di urbanizzazione”.

“Queste opere già da alcuni anni sono fruibili dai residenti del quartiere e con la cessione al Comune d’ora in poi saranno prese in carico per gli aspetti gestionali e manutentivi – conclude la nota – Inoltre, con gli atti notarili è stata costituita servitù di uso pubblico sulle strade residenziali interne alla lottizzazione”.

Nonostante la conquista odierna, i residenti esprimono qualche perplessità in merito ai tempi di manutenzione e messa in sicurezza dell’area.

“Credo che rimarranno ancora molti problemi, non è certo finita qui la vicenda – ci spiega Roberto Todeschini ex vice presidente della circoscrizione 4 di Camnago Volta – gli idranti, ad esempio, sono comunque sempre asciutti e quindi in caso di incendio ci saranno difficoltà come è già successo. Non è ammissibile che 7 idranti siano vuoti, io sono stato toccato personalmente da questa vicenda perché uno degli incendi si è verificato nella mia abitazione”.

E conclude: “Inoltre, c’è la questione relativa alle difficoltà per i mezzi di soccorso e al passaggio per il ritiro dei rifiuti oltre che degli spazzaneve, quando nevica siamo esclusi dal mondo. E poi c’è la manutenzione delle fogne che non sono accessibili. Sono tutte cose che non vengono risolte con la firma della convenzione avvenuta oggi, la convenzione è un atto dovuto che era in attesa da 20 anni ma da qui bisogna lavorare. Tra l’altro, i cittadini che hanno firmato la petizione si aspettano una risposta ufficiale dal Comune”.

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