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Caso Pronto Soccorso, Asst durissima con la Cisl: “Accuse infondate e strumentali. Pandemia e pochi specializzandi sono il vero problema”

“I servizi di emergenza-urgenza soffrono da anni una carenza di professionisti, aggravata ulteriormente dall’emergenza pandemica. I posti disponibili nelle scuole di specializzazione per la Medicina di emergenza-urgenza sono più numerosi dei giovani laureati che vi si iscrivono, il che significa che i medici di Pronto Soccorso sono sempre più rari”.

Inizia così la netta replica di Asst Lariana che segue il duro atto d’accusa della Cisl di Como sul fronte del Pronto Soccorso dell’ospedale Sant’Anna. Qui i dettagli: Sant’Anna, accusa Cisl: “Al Pronto Soccorso personale insufficiente, molte dimissioni, i medici non vogliono lavorarci e non è colpa del covid”

Sottolineano ancora dall’azienda: “Non dimentichiamo il carico di lavoro particolarmente intenso e il contesto stressante a cui tale personale è esposto. Il risultato è che i numerosi e continui bandi pubblicati da Asst Lariana per l’assunzione di professionisti non coprono tutti i posti disponibili e questo accade in molte strutture del territorio regionale e nazionale. Adombrare, quindi, che i medici non vogliano lavorare nelle strutture di Asst Lariana e fare finta che il contesto pandemico non abbia aggravato una situazione già di per sé complicata quale è quella dei servizi di emergenza-urgenza, è un’accusa infondata e strumentale. Con le rappresentanze sindacali si è appena tenuta una riunione, lo scorso 27 dicembre e pertanto anche l’accusa di una mancata discussione dei problemi esistenti e di un confronto appare incomprensibile. Molte delle criticità esistenti, tra l’altro, possono trovare una soluzione solo a livello nazionale. La direzione di Asst Lariana è a disposizione di tutti per discutere e valutare soluzioni purchè non si pregiudichi la necessità primaria di garantire ai cittadini una risposta al loro bisogno di salute”.

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