L’associazione “Como Accoglie”, impegnata in prima linea nell’accoglienza e nell’assistenza di migranti e senzatetto, guarda già oltre l’inverno. E pensando alla prossima primavera, quando avrà termine la cosiddetta “Emergenza Freddo” – con toni tra il serissimo e venature sarcastiche – chiede ai comaschi di segnalare luoghi almeno riparati, benché all’aperto, dove possano dormire le persone che saranno prive di un tetto a partire da marzo.
“Come tutti gli anni, così come ricordavamo a Settembre, all’autunno segue sempre l’inverno e, dopo questo, l’esperienza insegna, arriva la primavera e con essa, inipendentemente dalle temperature che non necessariamente si adeguano al calendario, “emergenza freddo” chiuderà i battenti – è la premessa di un lungo post pubblicato sulla pagina facebook di Como Accoglie – Non ci risulta che ci sia una presa in carico della situazione del centinaio di persone che si ritroverà per strada; inoltre, per effetto del nuovo decreto, è previdibile che il numero dei senzatetto aumenti notevolmente”.
Fin qui, dunque, le riflessioni. A cui segue l’invito ai cittadini per l’azione.
“Visto l’evidente fallimento delle nostre sollecitazioni e l’assenza di risposte da parte delle istituzioni, noi ci portiamo avanti: dopo Grand Hotel ValMulini 2017 dopo b&b San Francesco (che continua rigirarsi nella tomba) 2018, visto che Harry Potter ancora non ci ha donato la bacchetta smaterializzante e le ricerche in merito al teletrasporto sono ferme dall’epoca di Star Trek, indiciamo il TOTOPORTICO 2019”, affermano da Como Accoglie.
“Vi chiediamo dunque di segnalare: portici, aree dismesse e luoghi coperti in cui le persone senza dimora possano passare la notte – si chiude l’appello – Le carattersitiche richieste sono : un tetto o simili che ripari dalle intemperie, possibilmente, ma sappiamo di chiedere tanto, un piccolo spazio con servizi igienici in cui poter espletare i bisogni fisiologici (per evitare le conseguenze olfattive con successive polemiche,ma soprattutto per dare loro la possibilità di un minimo di privacy durante questi momenti che è bene rimangano intimi)”.
Previsto dall’associazione anche un premio (sempre in forma ironica): “Al vincitore l’Accoglino d’oro e il riconoscimento dello statuto di buona cittadinanza”.
2 Commenti
Come sempre, la soluzione è sotto gli occhi di tutti senza strumentalizzare per proprio tornaconto, le disgrazie dei disperati.
Parlare di totoportico e / o peggio, proporre questo riparo,
significa non avere a cuore la dignità dell’uomo.
L’area di S. Martino ( grande spazio che la città dispone) anche se non di proprietà comunale, è immune da appetiti “caripleschi” e,
come cartina di tornasole potrebbe dare un ampio sollievo ai senzatetto.
A parte il fatto che l’ex OP non è di proprietà del Comune, mi chiedo ma se devo occupare degli stabili per risolvere il problema dei senzatetto perché non si è tenuto aperto il Centro di via Regina? I senza tetto danno più fastidio a chi abita a San Rocco rispetto a quelli che abitano a San Martino/Borghi?
Io invece sono dell’idea che bisogna rispettare le scelte di chi governa la città: i senza tetto, finita l’emergenza freddo, si sistemino dove e come possono!
È l’unico modo per far capire quanto una scelta poco intelligente e dettata da “slogan” da stadio possa influire sulla vita della cittadinanza. È l’unico modo per far capire che il decreto sicurezza è fatto apposta per aumentare i vagabondi. È ormai l’unico modo per far capire che con la pancia non si risolvono i problemi. È infine l’unico modo per far capire a tutti che gli amici “baluba” sono in grado di fare quattro chiacchiere al bar…..e poco altro.