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Baita Baradello, fine di un’epoca: dopo la clamorosa chiusura, l’addio dei gestori. Il problema antincendio c’era ma senza “pericolo imminente”

I gestori della Baita Baradello dicono addio dopo la chiusura forzata arrivata all’improvviso a un giorno da Pasqua e con centinaia di prenotazioni in agenda. Ne parlavamo qui: Il Comune di Como chiude la Baita Baradello a un giorno da Pasqua. I titolari: “Sconcertati, stiamo avvisando i clienti”.

E’ il quotidiano La Provincia di Como con il collega Paolo Moretti oggi a ricostruire i retroscena e a raccogliere la voce dei titolari, che dicono: “Togliamo il disturbo, certamente avremmo gradito un congedo più garbato”.

In un primo momento la decisione del Comune di Como fu spiegata come atto seguente un input dei Vigili del fuoco. Ma, spiega oggi il quotidiano comasco, se è vero che il verbale parlava di carenze di requisiti sul fronte della sicurezza antincendio allo stesso tempo non ravvisava “rilevanti situazioni di pericolo grave e imminente nell’esercizio dell’attività”. Quindi delegava a una valutazione dell’amministrazione. Viene quindi ricostruito dal quotidiano uno scambio di documentazione dove su temi specifici si scontrano opposte ragioni (che vanno anche oltre l’antincendio) ma, di fatto, il punto sollevato dai gestori resta uno: perché non c’è stato un preavviso? Perché decidere improvvisamente la chiusura il venerdì di Pasqua? Domande al momento senza risposte. Risposte che forse arriveranno in altre sedi, vista la sibillina (ma non troppo) dichiarazione finale a La Provincia degli ormai ex gestori: “Ci vedremo sicuramente altrove”. Ma forse parlano solo di un nuovo locale.

Ricorderete il precedente della Cascina Respaù, un gioiello di accoglienza e altissima cucina che durante e dopo la pandemia chiese una mano al Comune (proprietario della struttura). L’amministrazione Landriscina non raccolse mai l’appello, men che meno rispose e i gestori furono costretti ad andarsene abbandonando quello che negli anni era diventato un gioiellino per comaschi e turisti: Respaù addio, chiude la grande cucina di Ale e Katia: “Lasciamo, il Comune non ci ha supportati”.

Ecco, ora con la vicenda della Baita Baradello l’intera area Sud della Spina Verde resta totalmente senza punti di ristoro e d’appoggio.

Cestini traboccanti, rifiuti a terra, recinzioni rotte: Como, che brutto spettacolo vicino al Castel Baradello

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6 Commenti

  1. Tipico del personaggio che non ha mai dubbi sul suo operato, che non conosce l’arte dell’ascolto e non ha capacità di mediazione.
    Siamo solo all’inizio di una serie di disastri. Del resto è stato votato da tutti i simpatizzanti FI lega trombati al primo turno, chi si assomiglia si piglia, ma poi non lamentatevi dei disastri

  2. Arioso e immerso nel verde, con solo pochi adattamenti da fare. Adiacente a edificio medievale di generosa metratura sviluppata in verticale.

    PS la villa a Laglio è ancora disponibile, trattative riservate 😉

  3. Parrebbe dunque che non ci fosse tutta questa urgenza di chiudere improvvisamente il venerdì santo, con tante prenotazioni per Pasqua e pasquetta… Dove sono ora quelli che avevano commentato allora, senza nulla sapere, che se il locale doveva chiudere che chiudesse e basta, senza protestare, che era giusto così, ecc. ecc.? Forse forse avevano ragione pure i gestori a dirsi sconcertati…

  4. Peccato l’amministrazione non sia così solerte anche con le scuole o altri immobili di sua proprietà, compreso palazzo Cernezzi dove la carenza di adeguati impianti di prevenzione incendi o scarseggiano o non ci sono proprio.

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