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Attualità, Politica

Como, i Cinque Stelle votano sì all’allenza con Civitas ma è giallo sull’uso del simbolo

Alla fine, dopo essersi incontrati diverse volte e aver dialogato a lungo, nasce, come sembrava inevitabile dopo la rottura tra Civitas e la coalizione di centrosinistra che sostiene la candidata sindaco Barbara Minghetti, l’allenza tra il Movimento 5 Stelle e Civitas. (gli approfonimenti)

“Dopo aver attentamente esaminato la proposta della lista civica Civitas, l’assemblea unitaria del Movimento 5 Stelle Como si è espressa attraverso votazione e ha dato il via libera alla costituzione di un’alleanza” con il soggetto guidato da Bruno Magatti. La maggioranza degli attivisti, pari al 73,33%, ha votato a favore, riporta la nota.

I quattro consiglieri pentastellati della provincia Fabio Aleotti (M5s Como), Raffaele Erba (M5s Lombardia), Rosario Enea (M5s Cantù) e Roberto Tagliabue (M5s Mariano) compatti dichiarano come “in questi giorni ci siamo riuniti con l’assemblea unitaria del Movimento 5 Stelle di Como per definire la linea da adottare a seguito delle recenti interlocuzioni con la Lista Civica “Civitas”.

E dopo una “lunga e accurata analisi su programmi e obiettivi, gli attivisti hanno manifestato parere positivo alla costituzione di una coalizione considerando i numerosi punti in comune su temi e progetti da sviluppare per la nostra città. L’assemblea ha apprezzato la sussistenza di una visione condivisa e coerente con i valori del Movimento 5 Stelle. Il prossimo passo ora è quello di conferire con i vertici del Movimento per sciogliere gli elementi di contrasto che possono compromettere l’ottenimento dell’autorizzazione all’uso del simbolo”.

Adesso bisognerà capire quale sarà il candidato sindaco della coalzione – rumors indicano lo stesso Aleotti come papabile – e cosa ne penserà il deputato penstellato Giovanni Currò, in opposizione da tempo alle decisioni in arrivo da Como.

Cinque Stelle, Currò scomunica Aleotti, Erba e la trattativa con Civitas: “Illegittimi e non riconosciuti”

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3 Commenti

  1. Dubito che Civitas possa decidere di appoggiare Aleotti come candidato sindaco.
    Questo siginificherebbe per Civitas perdere la sua identità civica originale appiattendosi su un alleato poco consistente in termini elettorali, e in preda a crisi identitarie.

    Al di là di tutte le vicissitudini di questi mesi, di tutti gli strappi dati e subiti, di tutti i distinguo, di tutte le pur valide eccezioni di metodo e di tutte le recriminazioni per un modo tendenzioso di raccontare la fase politica resta una sola cosa:

    è il 14 marzo e manca ancora un candidato sindaco.

    Si può anche pensare di avere il programma migliore, l’esperienza più lunga e l’idea di sè più alta, ma a questo punto i nodi arrivano al pettine… Mi dispiace

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