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Como, il caso del nido chiuso dal Comune poi riaperto dai giudici. Le famiglie: “Quando entreranno i nuovi iscritti?”

La telenovela del nido Magnolia, struttura che l’amministrazione aveva decretato di chiudere a partire già da quest’anno, non accenna a finire. A settembre inoltrato, infatti, le famiglie dei 12 nuovi iscritti, che si sommano ai 10 che già lo frequentavano, ancora non sanno se e quando potranno iniziare l’inserimento dei loro figli, con tutte le conseguenze del caso per chi le ferie le ha già finite da un po’ e deve organizzarsi per tornare al lavoro.

A denunciare questa situazione di stallo è il Comitato Como a Misura di Famiglia che ieri, sul suo profilo Instagram, scrive: “Sapere quando i bambini potranno iniziare il nido è cruciale per le famiglie che in questo momento stanno temporeggiando con i propri mezzi, ricalcando il classico stereotipo italiano di welfare che non favorisce le famiglie (davvero non capiamo perché è così importante un servizio di nido pubblico per tutti i bambini?). Ieri, 4 settembre, chiudevano i termini di saldo dell’iscrizione per questa riapertura straordinaria, ottimo! Il Comune farà la graduatoria e il Nido Magnolia con i suoi educatori farà partire l’inserimento. Ma quando? Ricordiamo a tutti che il 24 ottobre il Tar si pronuncerà nuovamente e ci auguriamo che per quella data i bambini avranno iniziato già da un pezzo”.

Per chi si fosse perso le “puntate precedenti”,(qui tutte le cronache di questi mesi), l’amministrazione comunale lo scorso marzo aveva stabilito che l’asilo in questione e il nido Coccinella di Monteolimpino dovessero essere chiusi nell’ambito di un programma di ottimizzazione del servizio, decisione che aveva ovviamente scatenato l’ira delle famiglie che, tra proteste, dibattiti e la costituzione di un vero e proprio Comitato, avevano cercato di bloccare la decisione fino alla presentazione, da parte di alcuni genitori, di un ricorso al Tar.

E se in prima battuta, quest’ultimo aveva dato ragione al sindaco Alessandro Rapinese e all’assessore e vicesindaco Nicoletta Roperto, a luglio il Consiglio di Stato, in secondo grado di giudizio, aveva ribaltato la decisione accogliendo il ricorso.

Così, in attesa che il Tar si pronunci nuovamente (il 24 0ttobre), le iscrizioni al nido Magnolia sono state aperte per 14 giorni, dal 30 luglio al 14 agosto, raccogliendo le adesioni di dodici nuovi bambini che vanno a sommarsi ai dieci che già frequentavano la struttura.

Tutto bene quel che finisce bene? Non troppo, visto che come spiega il Comitato, ancora oggi le famiglie non conoscono i tempi e le modalità di inserimento all’asilo dei piccoli con tutte le difficoltà che ne conseguono.

Qui di seguito anche la lettera ufficiale del Comitato Como a Misura di Famiglia che denuncia questo disservizio:

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7 Commenti

  1. Siamo un paese che sta sperimentando una catastrofe demografica e il comune cosa fa…chiude gli asili invece di facilitare il più possibile chi ha bambini e chi vorrebbe averne. Senza parole!

  2. Vergognoso. Mi chiedo se il sindaco abbia un minimo di coscienza.
    Il suo ego viene prima di tutto e di tutti.

  3. Si tratta evidentemente di una carognata per mettere i bastoni tra le ruote a chi semplicemente ha iscritto i figli a un asilo nido che al momento è aperto e che quindi deve garantire il servizio a chi è regolarmente iscritto.

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