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Como, il Comune lancia l’alleanza con il Terzo settore per le famiglie fragili con minori. Ecco come

Il settore Politiche sociali del Comune di Como ha pubblicato all’albo pretorio un avviso per avviare un percorso di co-progettazione con il Terzo settore. La necessità dei Servizi sociali è quella di aiutare nel loro compito educativo le famiglie più fragili e con minori a carico.

Una decisione frutto anche del fatto che durante il lockdown le difficoltà relazionali dei bambini sono aumentate, così come la povertà educativa.

Dunque il Comune ha deciso di confrontarsi con gli enti del Terzo settore che hanno maturato una propria competenza negli interventi educativi e che sono interessati a potenziare l’offerta di centri diurni a partire dal prossimo anno scolastico.

L’intento è quello di stringere più alleanze possibili con gli enti del Terzo settore che per loro natura perseguono interessi di sviluppo locale e che pertanto possono contribuire alla crescita sociale della comunità.

Il bando è rivolto agli enti che hanno un’esperienza nella realizzazione di attività educative diurne o domiciliari a favore di bambini dai 6 ai 17 anni per la durata consecutiva di almeno nove mesi negli ultimi tre anni, e che siano disponibili ad organizzare attività educative diurne sul territorio di Como a partire dall’anno scolastico 2021/2022.

Il confronto e la co-progettazione interesserà le seguenti attività:

– messa in comune di conoscenze, competenze e risorse in materia di interventi di sostegno alle famiglie con figli minorenni con particolare attenzione a quelle più fragili

– realizzazione di iniziative, interventi e attività educative complesse in orario extra scolastico a sostegno dei minori seguiti dai servizi sociali del Comune

– scelta di azioni necessarie per sviluppare una rete di servizi educativi diurni diversificati e in grado di rispondere ai diversi bisogni delle famiglie

– identificazione dello strumento ritenuto più adeguato per garantire l’utilizzo delle attività educative diurne da parte delle famiglie

– costruzione di un metodo di collaborazione tra il servizi sociali del Comune di Como e gli enti del terzo settore finalizzato a garantire un sostegno efficace alle famiglie fragili

Gli enti interessati devono presentare la propria candidatura entro le ore 10 del 14 giugno.

Consultazione documenti/atti: elenco (comune.como.it)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Un commento

  1. Davvero apprezzabile il tempismo del Comune di Como.
    Di terzo settore – così come di scuola, di sport di base e impianti sportivi; ma anche di proposte per i giovani o di rilancio delle circoscrizioni – non ha parlato per 4 anni, preferendo dirottare l’attenzione della gente sul problema/non problema/forse problemino (ma se invece di risolverlo convinco tutti che sia un problemone, a livello elettorale forse ci guadagno di più) dei portici di San Francesco e la retorica della città presa d’assedio dalle orde del Saladino.
    Adesso tutti a stringere accordi e patti sulla fiducia. O (come faranno Rebbio) a inaugurare campetti sportivi progettati da altri.
    Beh, caro Comune di Como, ricordati che quando arriverai a Rebbio, in quella palestra che vedrai dietro al campetto le società sportive non possono più entrare perché c’è un idrante che non funziona e nessuno viene a metterlo a posto. E non dire che non lo sapevi, che se no ti cresce il naso.
    Così, giusto per dirne una. Ma se hai tempo la lista è lunga.

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