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Como, il sindaco e l’indovinello per autocelebrarsi su via Borgovico: “Perché uno non vale uno”

Il sindaco di Como Alessandro Rapinese alza metaforicamente la ‘coppa di via Borgovico’ e attacca quelli che lui definisce gli haters e gli anti Rapinese. Lo spunto è la notizia data ieri dalla società Lereti che il cantiere chiuderà due settimane prima del previsto.

“Volevo farvi un indovinello – esordisce il sindaco nel video diffuso sui social – Considerato che la Borgovico è sempre rimasta la Borgovico, che l’acquedotto è sempre rimasto l’acquedotto da cambiare, che il traffico è sempre stato il traaffico e l’azienda Lereti è sempre stata la stessa, perché in passato non si riusciva a fare quei lavori e oggi vanno spediti e tranquilli? Cosa è cambiato?”.

E ancora, autocitandosi: “E’ cambiato il…il sindaco! Perché uno non vale uno, come in tutto ci sono pizzaioli buoni e non, parrucchieri buoni e non. Poi c’è un sindaco che le opere le porta avanti e altri che non sanno gestire situazioni e criticità, che non riescono a pianificare”.

“La Borgovico è l’evidenza – conclude Rapinese – Gli altri ci hanno provato più volte (durante la giunta Landriscina due, ndr) ma non ce l’hanno fatta. Poi arrivo io e ‘pum’, fatto. Uno non vale uno, le chiacchiere stanno a zero. Buona giornata a tutti gli haters e agli anti Rapinese, con me le cose vanno avanti”.

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34 Commenti

  1. Noto con vero piacere che riponete, giustamente, in Rapinese molte aspettative, infatti non passa giorno che, dopo ogni articolo, ci sia una enorme sequenza di commenti mai visti in precedenza per nessun suo predecessore. Bene, finalmente avete capito che l’attuale Sindaco è in grado di portare a termine le opere che sono rimaste incompiute per decenni. Poi, ovviamente, vi sono tempi tecnici e burocratici che impediscono che tutto sia risolto ancora prima di essere cominciato, come molti di voi vorrebbero. Non chiedetemi un elenco dettagliato delle cose fatte finora perché ormai ho perso il conto. Avanti tutta.

    1. E bravo il nostro Rapifan, finalmente un po’ di onestà: non enumera le meraviglie del suo Eroe perché non sa quali sono (poi lo dice in modo diverso, ma il concetto è chiaro; e trovo meraviglioso l’Avanti tutta finale: quasi un invito all’Eroe a fare finalmente qualcosa ).

      1. Interpretare secondo convenienza il pensiero altrui… Bravo lo stai facendo bene. P.s. posso essere definito per quello che sono e cioè un residente ed elettore che ha esercitato il suo diritto di voto e non con epiteti chiaramente dispregiativi. Grazie.

        1. Da quando Rapifan è un epiteto dispregiativo? Un ‘fan’ è uno che adora il proprio idolo, che secondo lui non sbaglia mai. Dai suoi commenti mi pare che la definizione calzi, e non è dispregiativa. Per l’altra cosa, sottrarsi di fare l’elenco dei mirabilia del sullodato idolo mi pare troppo facile.

    2. Il conto delle cose fatte bene glielo faccio io, tanto è semplice: zero
      Intendo le cose ideate e realizzate da Rapinese, non quelle frutto di programmazione precedente.
      Al contrario in tanti hanno perso il conto delle cose fatte male o non fatte: piscine, parcheggi, asili nido, spazi tolti alle associazioni, documenti mancanti nei bandi, Natale peggiore della storia di Como, zero idee per il Politeama, un parco enorme chiuso per lavori che avanzano al rallentatore…

  2. Buongiorno. Io sto ancora aspettando ,di sapere o vedere com’è andata a finire ,la questione con “Associazione Carducci” Altra figuraccia….???? Sto perdendo il conto…

  3. A parte il detto quanto mai pertinente “non dire gatto se non ce l’hai nel sacco”, è vero: uno non vale uno, può valere due ma anche 0,5 o meno, e questo genere di risultati derivano di solito dalla media matematica delle proprie competenze.
    Quindi, visto lo sfacelo generale (Muggió, Politeama, Asili, Parcheggi, ex Ticosa, etc.), direi che solo per arrivare a 1, nel suo caso, c’è una strada assai più lunga del Borgovico.
    Tutt’altro che “hater”, io le auguro una rimonta olimpica Sig. Rapinese ma mi riservo il diritto di dubitare alla luce delle premesse, felice se riuscirà a smentire la sua discutibile reputazione degli ultimi due anni.

  4. Era evidente son dall’inizio dei lavori.
    Sono molto bravo se dico che ci vorranno 2 mesi e poi finisco prima. Esattamente come le compagnie aeree. Rispetto agli anni ‘70 i tempi di percorrenza si sono allungati. Per ls semplice ragione che in questo modo compensano i ritardi e fanno figurate di essere bravissimi. Se non ricordo msle sotto la giunta Landriscina i tempi previsti erano di 30gg.
    Meditate RN colpisce sempre.

    1. Và che erano trenta minuti, infatti al 31esimo hanno chiuso baracca e burattini e chi si è visto sì è visto… Io avrei chiesto l’aiuto del Var, magari un paio di minuti in più starebbero risultati decisivi.

  5. se rapinese, in carica o all’ opposizione che sia, fosse piú collaborativo con le altre parti, ne trarrebbe giovamento la città.
    è un peccato perchè ci crede ed è onesto, ma è meglio ottenere due cose frutto di collaborazione che puntare a 3 e ottenerne 1.

  6. Forse prima era impossibile eseguire i lavori con la chiusura del tratto infinito autostradale..e le giunte precedenti hanno messo prima le esigenze della popolazione che vive a Como..va dato merito alla società le reti per esecuzione rapida dei lavori…poi è facile farsi bello quando si inaugura le paratie a fianco a gente che lui stesso tutt’ora crocefigge come incapaci ..caro sindaco forse se fossi più umile e coerente la gente continuerà a votare…p.s. Fai uno più uno e vai in via anzani e via palestro da coloro che ti hanno votato e dare a loro la libertà dì vivere

  7. Purtroppo è proprio questo suo sentirsi superiore a tutti che frena la possibilità per Como di avere miglioramenti significativi.
    Per lui è già magnificenza decidere di fare una cosa pianificata da altri, quindi ammette che di più non farà.
    Quindi niente piscina di Muggiò, niente piscina di Via Del Dos, meno asili nido, meno associazioni o enti che collaborano con il comune, niente alternative per i produttori locali che vendevano al mercato coperto, nessun risutato in via Anzani, zero idee su Politeama-san Martino-ex. Sant’Anna, al massimo qualche parcheggio asfaltato qua e là ….

    Uno non vale l’altro, vero, ma ma uno sarà sempre meno di due o tre o gruppi di lavoro di professionisti.
    Rapinese sarà sempre e solo uno, niente di più.

    1. No, è meglio fare le cose giuste, oppure stare fermo. Perché poi i danni si fa fatica a recuperarli. E comunque mia nonna diceva: chi si loda, s’imbroda.

  8. Spesso chi nel valutarsi di essere quell’uno superiore a uno ha appena dimostrato di essere meno di uno.
    Ricordiamoci che devono essere gli altri a darci il voto………….

  9. Adesso se uno la pensa diversamente deve per forza essere un odiatore? Interessante. In ogni caso bene ad avere fatto un lavoro indubbiamente peloso. Pertanto, visto che è così capace come dice, quando ci restituirà la piscina di Camerlata?

  10. E va anche detto, cosa altrettanto importante, che il famigerato caos e blocco totale viabilistico, strombazzato alla vigilia dai suoi detrattori e dagli espertoni di turno, non c’è stato, segno che il senso unico e la chiusura del tratto finale di via Bixio hanno funzionato (nonostante i soliti idioti ci abbiano messo del loro per farlo saltare). Mi piacerebbe sentire ora un solo commento di questi personaggi, ma so già che saranno irreperibili perché in ferie.

    1. Abitando in zona direi che i disagi ci siano stati, eccome, tra colonne a passo d’uomo per Monte Olimpino e anche 45 minuti per arrivare dalla zona della stazione di San Giovanni a casa mia (sono poco più di 2 km)…

      Mai ho visto un’organizzazione più dilettantesca dei lavori e del traffico dove io abbia vissuto in passato, da Sondrio a Pavia a Milano…

    1. Ho alcuni Amici che abitano in Via Borgovico, a loro parere i disagi creati dai lavori effettuati sono stati di modesta entità.
      Detto questo, farei rilevare la non obbligatorietà a rispondere, ad ogni post che viene pubblicato, soprattutto se non si é in possesso delle informazioni necessarie e sufficienti per consentire agli altri ” Lettori ” di capire di cosa si parla.
      Credo di poter affermare con un ragionevole grado di certezza che la responsabilità per i marciapiedi della stazione San Giovanni, rappresentati dalle foto allegate dal Lettore, sia esclusivamente dell’ Ente Ferrovie, che per altro ricordo ha acquistato dei treni con una altezza superiore a quella delle gallerie attraverso le quali dovrebbero passare, quindi figuriamoci se sono in grado di rispristinare un marciapiedi……………meditate, meditate………..

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