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Como, l’affondo: “Sullo stadio, giunta veloce ed entusiasta per i voti. Per la piscina di Muggiò invece…”

Durissimo attacco alla giunta Rapinese da parte di Giovanni Dato, presidente della Pallanuoto Como, una delle tante società che ormai dal lontanissimo luglio 2019 scontano la chiusura della piscina olimpionica di Muggiò. Da allora – erano i tempi della giunta Landriscina – molte cose sono cambiate, a partire dal sindaco Alessandro Rapinese che, appena eletto nel giugno 2022, accantonò il progetto presentato da Nessi&Majocchi per rifare completamente l’impianto oggi sbarrato e poi, il 6 marzo scorso, presentò il maxi intervento da 55 milioni per una vera cittadella dell’acqua, più nuovo palazzetto dello sport. Un sogno che però non sembra bastare a Dato.

“Stadio vs piscina, una questione di priorità – ha scritto il presidente della Pallanuoto Como – Se l’attuale amministrazione mostrasse la stessa rapidità, lo stesso entusiasmo e la stessa determinazione che dimostra per il tema Stadio, nel tentativo evidente di ottenere più voti rispetto alla scorsa tornata elettorale, anche per la Piscina di Muggiò, oggi saremmo già tutti in acqua”.

Ma non basta.

Seconda Dato, infatti, con la riapertura della piscina “i benefici per la città e i cittadini sarebbero incomparabilmente maggiori”. A corredo del pensiero conclusivo, il presidente della Pallanuoto Como ha diffuso anche una serie di foto della ex vasca abbandonata a Muggiò.

“La vasca è lì – il commento finale di Dato – Se davvero lo si volesse, in pochi mesi si potrebbe riaprire. Ma questo accadrebbe solo se si fosse davvero capaci…”.

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