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Como, le impronte dei bambini e le date: sul nido comunale appare il lenzuolo-necrologio

Un lenzuolo bianco, le impronte colorate delle mani dei bambini e una scritta che colpisce al cuore: “2008–2025 Nido Coccinella”. È il simbolico “necrologio” comparso oggi sulla recinzione dell’asilo di via Bellinzona, un’installazione che racconta, meglio di molte parole, la fine ormai quasi certa di un servizio essenziale per il quartiere.

La riapertura per il prossimo anno scolastico appare infatti un’ipotesi sempre più remota, chiusa tra annunci, ricorsi, bandi sospesi e silenzi istituzionali. Una vicenda che ha assunto contorni surreali e che, alla fine, lascia a terra le uniche vere vittime: famiglie e bambini.

Tutto era cominciato nel luglio 2024, con la decisione della Giunta Rapinese di chiudere il Nido Coccinella insieme al Magnolia di via Passeri. Ma se per quest’ultimo il Tar è intervenuto sospendendo la decisione e ordinando la riapertura, per il Coccinella il destino ha preso un’altra strada: la privatizzazione.

Una soluzione che, seppur non ideale, era stata accolta come un compromesso accettabile pur di salvare il servizio, salvo arrivare a marzo, con la gara per la privatizzazione della struttura annullata per una possibile violazione della segretezza delle offerte.

Poi il 1° aprile aprile era arrivata la mazzata da Ats Insubria, che aveva evidenziato la mancanza di requisiti minimi con il conseguente blocco delle iscrizioni a pochi giorni dalla scadenza dei termini fissati (il 14 aprile) per presentare domanda e nessuna informazione ufficiale da parte del Comune alle famiglie che si erano fatte sentire per voce del Comitato Genitori Como a Misura di Famiglia.

E oggi, mentre l’asilo resta chiuso e le famiglie sono state costrette a trovare soluzioni alternative in fretta, resta quel lenzuolo colorato a ricordare che lì, per 17 anni, ci sono stati giochi, risate e una comunità viva. Ora, quel luogo aspetta solo di sapere se ha ancora un futuro o se la sua storia si chiude davvero così.

 

 

 

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