E’ stato pubblicato all’albo pretorio del Comune di Como l’avviso a sostegno degli inquilini titolari di contratti sul libero mercato che si trovano in condizioni di morosità incolpevole e sono soggetti a provvedimenti di sfratto. L’intervento ha l’obiettivo di interrompere il procedimento di sfratto.
Le cause di riduzione del reddito, a titolo esemplificativo, possono essere: la perdita del lavoro per licenziamento o mancato rinnovo del contratto; accordi aziendali o sindacali con consistente riduzione dell’orario di lavoro; cassa integrazione ordinaria o straordinaria che limiti notevolmente la capacità reddituale; cessazione di attività libero-professionali o di imprese registrate derivanti da cause di forza maggiore o da perdita di avviamento in misura consistente; malattia grave, infortunio o decesso di un componente del nucleo familiare che abbia comportato la consistente riduzione del reddito complessivo; riduzione del nucleo familiare a seguito di divorzio, separazione, allontanamento comprovato, che abbia determinato l’uscita dal nucleo di un soggetto che contribuiva al reddito; mancato rispetto della corresponsione dell’assegno di mantenimento; nascita di uno o più figli.
Possono richiedere il contributo i cittadini residenti nel Comune di Como in possesso dei seguenti requisiti:
– presenza di una situazione di morosità incolpevole determinata da una consistente riduzione della capacità reddituale in misura pari o superiore al 25%, antecedente la data dell’atto di intimazione di sfratto con citazione per la convalida, la cui causa si sia verificata successivamente alla stipula/rinnovo del contratto di locazione per il quale è stata avviata la procedura di rilascio
– valore Isee ordinario non superiore a 26.000 euro
– essere destinatari di un atto di intimazione di sfratto per morosità con citazione per la convalida
– essere titolari di un contratto di locazione di unità immobiliare ad uso abitativo regolarmente registrato (sono esclusi gli immobili appartenenti alle categorie catastali A1, A8 e A9) e avere la residenza anagrafica nell’alloggio oggetto della procedura di rilascio da almeno un anno dopo la sottoscrizione del contratto
– cittadinanza italiana, di un paese dell’UE, o avere un regolare titolo di soggiorno o ricevuta della raccomanda A.R. comprovante l’invio della richiesta del rinnovo del permesso di soggiorno per i cittadini di Paesi non appartenenti all’UE
– non essere titolari (né il richiedente, né alcun componente del nucleo familiare) di diritto di proprietà, usufrutto, uso o abitazione di altro immobile nella provincia di residenza.