Un messaggio accorato, colmo di esasperazione e rabbia. E’ quello che ha inviato alla redazione di ComoZero un residente di piazza Cacciatori delle Alpi per documentare, con diverse foto, la situazione di degrado che ogni week end si genera in questa zona della città.  [Per le vostre segnalazioni: redazionecomozero@gmail.com]

Lo sfogo si apre con la citazione di un film con Will Smith: oggetto della mail infatti è “Io sono leggenda – la storia di piazza Cacciatori”

Ecco il racconto:

Mi riferisco al film con Will Smith, e come lui, noi residenti di piazza Cacciatori ogni weekend (venerdì ma immancabilmente sabato sera) dobbiamo chiuderci in casa e sopportare ore di schiamazzi.

Ragazzi che fumano, bevono, lasciano cocci di bottiglie rotte (perché? perché non buttare i bicchieri nel cestino che c’è proprio all’angolo della piazza?). E come Will Smith, dobbiamo chiuderci in casa, accendere le luci, sperare che questi zombies non rompano niente – a volte hanno colpito le auto parcheggiate, spesso vengono a orinare sull’angolo della chiesa, ingresso del parcheggio del collegio Gallio.

Sfogo che poi evidenzia come spesso sempre nella zona sarebbero anche molti i ragazzi, tanti gli studenti, che farebbero sosta nella piazza per recuperare il “fumo” lasciato dagli spacciatori. Racconto che poi riparte:

I genitori lo sanno. Gli stessi ragazzi che settimana scorsa si sono incontrati (si, sempre in piazza Cacciatori) con tanto di guantoni, per fare a botte. Alcuni se ne sono andati sanguinanti. Altri con selfie trionfanti per impressionare non volgiamo sapere chi. (I genitori lo sanno?). Gli stessi ragazzi che vestono firmato, grazie alle loro mamme, ma poi frequentano e vogliono diventare come i maranza. (I genitori lo sanno?). Gli stessi ragazzi che entrano impennando in piazza Cacciatori, che sarebbe area pedonale, all’ora di inizio-fine scuola. (I genitori lo sanno?). Minacce, insulti, schiamazzi, vetri rotti, bestemmie. (I genitori lo sanno?).

Inutile chiamare le forze dell’ordine, la risposta più frequente è che “hanno da fare altrove”. Esasperati, caro sindaco, chiediamo che vengano messe telecamere come deterrente per questi comportamenti che impediscono a noi cittadini di rilassarci, la sera, nel weekend, gli unici momenti in cui non dobbiamo affrontare il traffico e il lavoro: dobbiamo affrontare i maranza. Le panchine pubbliche in cemento che sono state installate hanno avuto la funzione di trasformare la piazza in un posto di ritrovo per maranza; forse se sanno di essere osservati smetteranno di fumare, di sozzare la piazza, di rompere bottiglie. Forse, semplicemente, troveranno un altro posto. Mentre aspettiamo che i giardini a lago riaprano…

Grazie.

Un cittadino di “Como città turistica ma anche un po’ dei maranza”.