“Il Comune di Como prosegue l’impegno per adeguarsi alle disposizioni nazionali in materia di pagamenti elettronici e anche per la Tari ha optato da quest’anno per l’utilizzo del sistema PagoPA.
La piattaforma PagoPa è prevista dal Codice dell’Amministrazione Digitale (art. 5 D.Lgs. 82/2005) e per legge tutte le Pubbliche Amministrazioni sono tenute ad aderire a questo sistema di pagamento e a utilizzarlo in via esclusiva, dismettendo altri sistemi di pagamento in incasso per tributi, tasse, utenze, multe, sanzioni, ecc”. Così fanno sapere dall’amministrazione.
Per quanto riguarda il pagamento della Tari, la prossima scadenza è fissata al 31 ottobre 2022 per il pagamento in un’unica soluzione e pertanto, con un’unica quota dovuta per le commissioni. Chi ha optato per il pagamento in due rate separate dovrà effettuare il versamento della seconda entro il 30 novembre 2022.
Lo strumento del PagoPA viene adottato perché consente la tracciabilità e il collegamento univoco dell’importo pagato con la propria posizione debitoria. Ha quindi lo scopo di evitare eventuali errori, possibili quando si utilizza il bonifico bancario (spesso con causali incomprensibili o del tutto assenti) o il modello F24 (a volte con codici tributo errati o con codici catastali di altri Comuni).
PagoPa prevede un costo per l’operazione (variabile da 80 centesimi a oltre 2 euro) e può essere usato per i pagamenti presso gli sportelli di banche, poste e tabaccai presenti sul territorio o con l’App IO, il servizio di home banking della propria banca o con uno dei principali servizi di pagamento online attivi.
“L’utilizzo della piattaforma PagoPA è un obbligo che decorre dal 28.02.2021 come stabilito dall’articolo 24 del DL 76/16.07.2020, benché già previsto dal Codice dell’Amministrazione Digitale, a cui tutte le Pubbliche Amministrazioni sono tenute ad aderire, pertanto, il Comune di Como ha emesso i bollettini Tari con il sistema di pagamento previsto dalla normativa vigente” spiega Monica Doria, assessore Risorse Economiche e Società partecipate.
“Resta fermo che, laddove un utente utilizzi un altro strumento extra PagoPa, il pagamento andrà comunque gestito dall’ente creditore. Quanto sopra, a conseguimento degli obiettivi di razionalizzazione e contenimento della spesa pubblica in informatica e al fine di garantire omogeneità di offerta ed elevati sistemi di sicurezza. Le mail inviate all’Ufficio tributi in merito all’utilizzo di eventuali altri strumenti di pagamento, del tutto accoglibili come qualsiasi richiesta di chiarimento da parte dei cittadini, appare evidente, non potranno avere un riscontro diverso da quanto sopra, poiché non ci si è avvalsi di alcuna facoltà, ma si è adempiuto ad un obbligo di legge”.
5 Commenti
Comozero, potreste approfondire la questione? Quanto ha scritto la sig.ra Franca, se fosse vero, smentisce quanto affermato dall’Assessore. E 2 euro di commissione per ogni pagamento non sono noccioline, visti i tempi che corrono. Ma soprattutto sarebbe grave imporre dei determinati metodi di pagamento, se la legge espressamente non lo prevede.
Ennesimo tentativo di coprire il caos totale che regna nel mondo parallelo della BUROFOLLIA ITALICA.
L’ANNO SCORSO HO PAGATO LA TARI IN UN UNICA SOLUZIONE E MI È ARRIVATO L’AVVISO CHE NON AVREI PAGATO LA SECONDA RATA.
SIAMO AL COMICO E RIDICOLO OLTRE CHE AL BEFFARDO.
HO MANDATO 3 PEC ALL’INDIRIZZO TARI ETC…. SENZA RICEVERE NESSUNA RISPOSTA.
ORMAI DOBBIAMO RASSEGNARCI ALLA FURIA BUROCRATICA VERSO IL CITTADINO ONESTO E DILIGENTE SENZA NESSUNA SPERANZA CHE L’ANDAZZO CAMBI.
“Resta fermo che, laddove un utente utilizzi un altro strumento extra PagoPa, il pagamento andrà comunque gestito dall’ente creditore”
Cosa vuol dire?????
Un po’ di chiarezza di linguaggio, prego.
Mi pare che faccia un po’ di confusione. A me risulta che la normativa abbia prescritto che entro la data indicata dall’Assessora i Comuni avessero l’obbligo di aderire a PagoPa, che è un concetto ben diverso dall’obbligare i cittadini a pagare la Tari tramite PagoPa (che implica pure dei costi di commissione a carico del contribuente). Quindi non penso proprio che il Comune possa vietare il pagamento della Tari tramite il classico f24 o bollettino di c/c o bonifico bancario; anzi, tutt’altro, il Comune deve prevedere anche tali modalità di pagamento negli avvisi che vengono inoltrati ai contribuenti.
Ma cosa avrà voluto dire?! Mah
Le mail inviate all’Ufficio tributi in merito all’utilizzo di eventuali altri strumenti di pagamento, del tutto accoglibili come qualsiasi richiesta di chiarimento da parte dei cittadini, appare evidente, non potranno avere un riscontro diverso da quanto sopra, poiché non ci si è avvalsi di alcuna facoltà, ma si è adempiuto ad un obbligo di legge”.