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“Lo yogurt mi ha rigato un fanale”, scorpioni e recensioni-ricatto: case vacanza, quando il turista ci prova

Quando il proprietario di una casa vacanze si trova davanti un cliente pronto a scrivere una recensione negativa, il proprietario della casa vacanze è un uomo morto.

Già, perché bastano un paio di PincoPallino98 che si sentono Bruno Barbieri in “Quattro Hotel” per far precipitare un’attività nel dimenticatoio di Boooking o nel girone degli invisibili di Airbnb.

E lo sanno bene property manager e albergatori che, mai come quest’anno, a fronte di un flusso inimmaginabile di prenotazioni hanno visto schizzare alle stelle anche i tentativi di qualche furbetto di ottenere sconti o sistemazioni migliori rispetto a quelle prenotate.

“La stagione estiva è andata meglio del previsto tanto da portare Como tra le prime cinque destinazioni in Italia – racconta un property manager cittadino che preferisce rimanere anonimo – quest’anno, però, è aumentata notevolmente anche la furbizia di alcuni ospiti nell’usare l’arma della recensione negativa per ottenere un risarcimento o un upgrade”.

E così, complice il grande caldo e nonostante in tutte le case sia presente l’aria condizionata, ecco il boom delle richieste di ventilatori: “Siamo arrivati a comprarne un’ottantina, addirittura in una villa ne hanno chiesto uno per ogni stanza per poi chiederci i piumini sui letti ad agosto perché tengono la temperatura bassissima”.

Ma non solo: “Si va, banalmente, da chi prenota per due e poi dorme, di nascosto, in sei, a chi butta nel wc qualsiasi cosa per farlo intasare e farsi cambiare casa, fino a chi sposta tutti i mobili per trovare tracce di polvere e chiedere il risarcimento”, racconta.

Poi ci sono i professionisti di alto livello, i fantasisti, i virtuosi della “truffa”: “Abbiamo avuto una famiglia che lamentava un’invasione di scorpioni che avevano addirittura punto più volte la figlia, ma alla nostra richiesta di mandarci delle foto sono spariti – dice il manager – siamo comunque riusciti a trovare una nuova sistemazione in un’altra villa, ma chiaramente si trattava del tentativo di ottenere un upgrade esattamente come quello degli ospiti che si lamentavano per la vasca idromassaggio sporca. Peccato che poche ore prima fosse intervenuto il nostro manutentore per una riparazione e ci avesse inviato le foto della vasca perfettamente pulita”.

Rischi da mettere in conto, che non hanno risparmiato neppure gli alberghi, come ci racconta un altrettanto anonimo proprietario di un hotel ristorante sul lago: “Dopo due anni di pandemia ci saremmo aspettati persone più sensibili e altruiste invece, purtroppo, non è stato così ma abbiamo trovato una clientela più egoista, che vuole sentirsi unica, avere sempre il tavolo migliore e una persona a disposizione ogni cinque secondi per soddisfare ogni capriccio senza ricordarsi che, dall’altra parte, c’è gente che lavora”.

E anche nelle camere del suo albergo non sono mancati clienti che hanno provato a fare i furbi: “Si va da chi prenota una camera senza vista lago per risparmiare e poi si lamenta perché dalla finestra non si vede neanche un pezzetto di lago, a chi ha paura che di notte le formiche tra le piante del balcone possano entrare nel letto – racconta – ma il migliore resta sicuramente un cliente che aveva parcheggiato l’auto nei nostri posti riservati lungo la strada e al mattino l’ha trovata con una macchia di yogurt: ci ha chiesto 3 mila euro di danni sostenendo che lo yogurt gli avesse rigato un fanale”.

A contendere il podio a questo cliente, però, c’è anche un giovane americano rientrato in albergo con la compagna nel pieno di una lite furibonda: “Sono andati avanti a urlare tutta notte disturbando i vicini finché lei l’ha chiuso fuori dalla camera e lui ha pensato bene di sfondare la porta a calci facendola scappare chissà dove – dice – al mattino ci siamo ritrovati Carabinieri e Croce Rossa allertati dalla sorella che non riusciva a contattarlo e temeva si fosse suicidato mentre lui stava guardando tranquillamente un film. Sono servite le forze dell’ordine per riportarlo alla realtà e ricordargli che doveva pagare il danno alla porta”.

 

L’ARTICOLO CHE HAI APPENA LETTO E’ USCITO SU COMOZERO SETTIMANALE: ECCO DOVE PUOI TROVARLO

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8 Commenti

  1. ma è una realtà che succede solo a Como????? Ma non credo proprio!!!!

    Ci sono i frustrati che mettono recensioni negative su qualsiasi cosa, altre sono vere!
    Questo ovunque! Non a Como! Sta a noi capire se la recensione è reale e se chi la scrive ha l’ hobby di scrivere una recensione drammatica e disastrosa ogni volta che esce di casa …oppure corrisponde alla realtà!
    Mi trovavo in un residence quando il titolare ha letto una recensione pessima da uno che non c’era neanche stato, ha scritto che era stato sgarbato, tenendolo in attesa al telefono, e non sarebbe andato a soggiornare per questo!
    Una stella, commento pessimo, solo con una telefonata! Abbassata la media di gradimento.
    Ecco, questi sono i “malati” di recensioni!!!!!

  2. Guarderei alla questione con un po’ più di equilibrio. Non è tutto così, non a caso si parla di casi limite nell’articolo. Su una intera stagione è normale trovarsi a gestire situazioni infelici o difficili con alcuni (tendenzialmente pochi) ospiti. Nella stragrande maggioranza dei casi si incontrano ospiti piacevoli e gentili, che ti rendono il lavoro facile e stimolante.

  3. Visto i turisti che girano sulla regina non mi stupisco di questi racconti… Benvenuti nello zoo lago di Como

    1. Non diciamo stupidate…come in tutti i posti turistici arrivano ricchi e poveri, educati e buzzurri…sempre a lamentarsi per niente

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