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Como, vaccino con chiamata a Milano, lieto fine per Priscilla e papà. Negretti: “Ecco cosa fare se vi succede”

Dopo il disagio segnalato dal sindaco di Olgiate per le vaccinazioni agli over 80, risolto in tutta fretta da Asst Lariana e dallo stesso primo cittadino, ieri sera abbiamo riportato la vicenda di Priscilla Cavadini e del papà (sotto il link all’articolo).

Nuova follia vaccini. Como, rabbia di Priscilla: “Mio padre convocato questa sera per domattina alle 8. A Milano”

Riassumendo brevemente i fatti: ieri sera (ore 20.30) Priscilla riceve la chiamata per la vaccinazione anti-Covid del padre, over 80, convocato per stamattina alle 8.36 all’ospedale Niguarda di Milano.

Il disagio è evidente: dal luogo comunicato per la vaccinazione, non proprio comodo per chi vive a Como, al tempismo con sui è stata contattata, ovvero la sera prima per l’indomani. Fino alle condizioni di salute del padre di Priscilla, anziano e con difficoltà a livello di movimento.

La storia sarebbe potuta finire qui, con tutte le conseguenze del caso dalle difficoltà per prenotare una nuova vaccinazione ai mille dubbi su come comportarsi e con il rischio che il padre perdesse la possibilità di vaccinarsi.

Ma qualcuno da Palazzo Cernezzi è intervenuto in aiuto di Priscilla. “Ieri sera l’assessore Elena Negretti mi ha scritto un messaggio – spiega la donna – e questa mattina mi ha telefonato, ha chiesto i dati di mio padre e oggi alle 14.30 mi hanno chiamata dal Sant’Anna dandomi appuntamento per le 16.30. Ha pensato a tutto l’assessore, è stata davvero molto gentile”.

Priscilla non si sarebbe comunque presentata questa mattina all’appuntamento per motivi di lavoro. “Non ho annullato la prenotazione di questa mattina al Niguarda, ma comunque non avrei potuto accompagnare mio papà – sottolinea – e lui non sarebbe mai potuto andare da solo. Insomma, mio padre avrebbe perso la convocazione e non avremmo saputo cosa fare”.

Un disagio che, storia di Priscilla e papà a parte, purtroppo al momento riguarda tante altre persone sul territorio. “Spero che questo serva a far capire alla gente che deve prendere coraggio – così Priscilla – si devono puntare i piedi per far capire che le cose così non vanno bene. Già sarebbe stato disagevole per un giovane che comunque si sarebbe dovuto organizzare, ma per gli over 80 siamo alla follia”.

E conclude: “Da una parte c’è il fatto della convocazione per la vaccinazione all’ultimo, dall’altra la lontananza: abbiamo i presidi qui, perché devono mandare le persone così lontano? Oltre al disagio di non poter andare a fare il vaccino, non si sa nemmeno come comportarsi: avrei passato la mattinata a fare telefonate a non so chi, per chiedere cosa avrei dovuto fare”.

Per togliere ogni dubbio a chi si dovesse trovare nella stessa situazione di Priscilla, abbiamo chiesto direttamente a Negretti: “Tutti i cittadini di Como che dovessero avere questa difficoltà, da domani mattina (26 marzo) possono chiamare il numero 347/5544045 (Protezione Civile) – spiega – dovranno fornire nome e cognome, codice fiscale e un contatto telefonico fisso o cellulare. Dopo di che il personale del Comune trasmetterà questi dati ai responsabili di Asst Lariana che penserà a ricontattare la persona e fissare un nuovo appuntamento”.

L’assessore ha poi aggiunto: “L’Asst oggi ha dimostrato, così come per il caso di Olgiate Comasco, che sta cercando di trovare una soluzione a queste difficoltà e la ringraziamo per questo”.

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