“Credo vi siano alcuni fraintendimenti da chiarire”, il tono è il consueto, pienamente british, ma nella sostanza c’è molta durezza.
Da giorni si consumano tensioni fortissime intorno al progetto Nessi&Majocchi per un nuovo parcheggio in viale Varese. Questa sera alle 20.30 in Biblioteca a Como l’assemblea tematica sull’ipotesi, momento di confronto pubblico fortemente voluto da associazioni e cittadini.
Presenti: gli assessori Butti (Urbanistica), Bella (Mobilità), Locatelli (Partecipazione).
Assenti: Angelo Majocchi e progettista, padri dell’operazione.
“Nessuno vuole boicottare nulla, deve essere molto chiaro – spiega il costruttore – siamo disponibili alla più ampia partecipazione e a ogni tipo di confronto. Lo abbiamo fatto con le Associazioni di categoria, in Commissione a Palazzo Cernezzi, ovviamente siamo pronti a un confronto schietto con la cittadinanza”.
Però. “Però la convocazione ufficiale all’Assemblea, via Pec, ci è stata spedita ieri (25 luglio) alle 14.48. Abbiamo appreso dagli organi di informazione dell’evento ma naturalmente attendevamo un invito ufficiale, motivato. Stasera non potremo essere presenti per impegni presi da tempo, impegni di lavoro miei e del progettista, Montanelli”. Insomma, nessuna polemica sull’evento in sé. “Ma nella maniera più assoluta. Il punto sono i tempi e i modi: mi chiedo chi abbia le competenze oggi per discutere del progetto con la cittadinanza in nostra assenza. Credo un rinvio sia opportuno per tutti”.
Tutto un filo al limite, oggettivamente. In teoria la giunta dovrebbe esprimersi sull’interesse pubblico dell’iniziativa entro il 31 luglio (in caso di via libera si andrebbe verso la gara e poi il Project Financing). “I tempi sono diversi. Nel 99% dei casi, accadde anche con Lucini quando proponemmo l’autosilo interrato (poi accantonato, Ndr), la giunta analizza le carte e poi chiede chiarimenti, avviene sempre. Le decisioni non sono mai in prima battuta”.
A proposito di tempi soffocati e documenti consegnati in extremis, Majocchi racconta: “Abbiamo ricevuto solamente ieri le cifre ufficiali della Como Servizi Urbani circa gli incassi di viale Varese (era stato Alessandro Rapinese, in commissione, a evidenziare come quelli in possesso della società fossero obsoleti, Ndr). Ovviamente adesso dobbiamo rivedere il nostro business plan, non bastano pochi giorni”.
Nella Pec di ieri il Comune scrive a Majocchi: “Con riferimento in particolare alla clausola di riservatezza da Voi posta in sede di istanza, si chiede l’autorizzazione all’illustrazione del progetto di che trattasi e, se gradita, la partecipazione Vostra e/o del progettista incaricato alla suddetta assemblea”. “Se gradita“, sottolinea sorridendo l’imprenditore. Che poi ha risposto:
Riceviamo ad ore 14,30 di oggi 25 luglio la notizia che la parte politica di Codesta Amministrazione ha convocato un’Assemblea pubblica tematica domani 26 luglio alle ore 20,30 per discutere il progetto di riqualificazione di Viale Varese da noi presentato il 27/04/2018.
Stante la repentinità del messaggio, siamo vivamente spiacenti, unitamente all’Arch. Montanelli, progettista della ns. proposta, di non poter essere presenti per impegni precedentemente assunti, ed avendo già peraltro illustrato in sede istituzionale alla Commissione Urbanistica anche alla presenza di soggetti terzi il contenuto della ns. proposta progettuale, non riteniamo opportuno che procediate in ns. assenza ad illustrare il Progetto vuoi per ragioni di esaustività conoscitiva in capo al soggetto che lo illustrerebbe e vuoi per ragioni correlate di riservatezza, considerato che i partecipanti non sono soggetti attivi del Procedimento.
In ragione di quanto sopra siamo disponibili a partecipare ad una eventuale successiva assemblea concordandone la data.
“Credo sia molto chiara la nostra totale disponibilità a ogni confronto – ribadisce e conclude l’imprenditore – ma è opportuno che si organizzino le cose con tempi ragionevoli e, soprattutto, che ci mettano in condizione di partecipare”.
PER APPROFONDIRE
PARCHEGGIO VIALE VARESE TUTTE LE TAPPE
3 Commenti
“Ci manca solo che l’assemblea venga disdetta per l’assenza del privato proponente”
CVD…
L’assemblea tematica è un passaggio di partecipazione civica. Io penso che per decenza il privato proponente non dovrebbe neanche presentarsi, essendo parte in causa di una decisione che dovrebbe prendere la collettività (i cui interessi il comune dovrebbe rappresentare). Ci manca solo che l’assemblea venga disdetta per l’assenza del privato proponente .
Stante la dichiarazione “non riteniamo opportuno che procediate … ad illustrare il Progetto … vuoi per ragioni correlate di riservatezza, considerato che i partecipanti non sono soggetti attivi del Procedimento” mi sa che questa assemblea pubblica non si farà mai…