Mentre l’Italia è reduce da un sabato da incubo per i treni, con il gigantesco blocco della rete da Milano verso Venezia, Bologna e Genova, con disagi per centinaia di migliaia di viaggiatori – e mentre i comaschi e i lombardi in genere sperimentano ogni giorni i ritardi e i disservizi di Trenord – dalla Svizzera arriva, come sempre, un esempio radicalmente opposto sul fronte del trasporto pubblico.
Dallo scorso 1° gennaio, infatti, gli abbonamenti del servizio pubblico regionale sono completamente gratuiti per i minori di 25 anni. Ma non solo: sono previsti sconti addirittura del 50% per i pensionati. In cifre? Un risparmio di quasi 800 franchi all’anno.
Inutile dire che la misura ha riscosso immediatamente un riscontro enorme: 31mila gli abbonamenti scontati subito venduti, di questi 19mila gratuiti per gli scolari fino a 17 anni. Altri 4.751 abbonamenti annuali sono stati dati a giovani studenti a Ginevra. E, infine, circa 6.000 pensionati e beneficiari dell’AI hanno ottenuto un abbonamento a metà prezzo.
L’obiettivo della misura non è difficile da capire, ed è doppio: da un lato incentivare il trasporto pubblico e, in maniera assolutamente contestuale, alleggerire nettamente i centri urbani dal trasporto privato.
Provvedimenti simili, a dire il vero, sono già state adottate anche in altri Cantoni svizzeri, mentre per quanto riguarda il vicino Canton Ticino, Lugano offre agevolazioni per domiciliati, a seconda della fascia di età, e su alcune tratte specifiche, mentre ogni anno anche la Città di Bellinzona stanzia un credito per agevolare l’uso del trasporto pubblico.