“277 lavoratori su 510 hanno scelto lo smart-working in Artsana“, spiega Marco Fontama segretario della Filcams-Cgil di Como.

Nei giorni del Coronavirus sono diverse le aziende del territorio che, quando possibile, hanno promosso il lavoro da casa.

“L’azienda ha dato questa possibilità ai dipendenti, naturalmente è una scelta volontaria, trovo sia stato molto positivo e infatti molti hanno aderito”.

Tradizionalmente i sindacati camminano sulle punte quando si tratta di telelavoro: “Non in questa occasione, è un concetto su cui anche io mi faccio delle remore ma direi che quello di Artsana è un ottimo esempio”.

Resta la questione della mensa: “Contestualmente abbiamo dovuto chiedere la cassa integrazione per le lavoratrici dell’azienda esterna che si occupa del servizio ma contiamo che l’emergenza non duri troppo a lungo”.

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(Ph copertina: Gmaps)