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“Ubriacò i nazisti per far fuggire gli ebrei in Svizzera”. Corrias, Giusto fra le Nazioni cagliaritano-comasco, celebrazione il 28 gennaio

“Al cimitero di Moltrasio è possibile imbattersi nella tomba di un eroe arrivato da lontano, le cui gesta sono narrate dal Maggiore Gerardo Severino, direttore del Museo storico della Guardia di Finanza, nel libro “Un anno sul monte Bisbino”. Salvatore Corrias era un finanziere, originario della provincia di Cagliari, che nel 1943 venne smistato alla Brigata volante di Uggiate, dipendente dalla Compagnia di Olgiate Comasco”. Così nel 2019 raccontavamo su ComoZero Settimanale la storia del Giusto di Moltrasio. Trovate l’articolo integrale in fondo. Qui raccontiamo delle prossime celebrazioni, in programma il 28 gennaio, subito dopo il Giorno della Memoria (il 27):

Il Circolo Culturale Ricreativo Sardegna APS di Como, quasi in concomitanza con il Giorno della Memoria (27 gennaio) proclamato dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, a partire dal 2005, per mantenere viva la memoria sulle atrocità perpetrate dai nazisti e loro alleati nei confronti di quelle persone che per motivi politici o razziali venivano considerate “inferiori”, ha organizzato una cerimonia di commemorazione di un eroe Sardo morto in terra comasca, Salvatore Corrias. Nato a San Nicolò Gerrei in provincia di Cagliari, Finanziere Scelto, aderì alla Resistenza e non esitò a prodigarsi per salvare la vita di numerosi cittadini ebrei, antifascisti ed altri perseguitati dal regime mussoliniano portandoli in salvo oltre il confine svizzero. Di stanza in località Bugone a Moltrasio, in provincia di Como, fu qui arrestato e fucilato dai fascisti delle brigate nere della Repubblica di Saló il 28 gennaio 1945. Nel 2006 gli venne assegnata la Medaglia d’Oro al merito Civile e fu riconosciuto “Giusto tra le Nazioni” dallo stato di Israele.

La commemorazione di Salvatore Corrias si articolerà in due importanti e significativi appuntamenti secondo il seguente programma:

Mattina
In collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Moltrasio
Ore 10:15 – ritrovo presso il cimitero di Moltrasio, dove risulta tumulata la salma dell’eroe Salvatore Corrias
Ore 10:30 – arrivo delle Autorità e delle Associazioni invitate
Ore 10:45 – benedizione e deposizione della corona
Pomeriggio
Ore 16:00 – cerimonia a Como in via Isonzo 30, di intitolazione della Sala del Circolo Sardegna all’eroe Sardo. Farà da madrina Rossella Scoccimarro, figlia di Felice, anche lui finanziere e partigiano come Corrias scampato alla fucilazione.

Alla fine della cerimonia pomeridiana verrà offerto a tutti gli intervenuti un rinfresco con prodotti tipici sardi.

L’ARTICOLO INTEGRALE SU CORRIAS 

di Simona Di Domenico

Al cimitero di Moltrasio è possibile imbattersi nella tomba di un eroe arrivato da lontano, le cui gesta sono narrate dal Maggiore Gerardo Severino, direttore del Museo storico della Guardia di Finanza, nel libro “Un anno sul monte Bisbino”. Salvatore Corrias era un finanziere, originario della provincia di Cagliari, che nel 1943 venne smistato alla Brigata volante di Uggiate, dipendente dalla Compagnia di Olgiate Comasco.

“Poco dopo il suo arrivo – continua il Maggiore – decise di schierarsi con la Resistenza aderendo alla brigata partigiana Giustizia e Libertà Emanuele Artom che operava nel Comasco, soprattutto sul monte Bisbino”. La brigata prese questo nome quando seppe della morte del giovane ebreo Emanuele Artom, vittima dell’Olocausto. Nel 1944 Corrias venne assegnato alla Compagnia di Cernobbio. “Conosceva bene quei luoghi e quella Compagnia – commenta Severino – che aveva già raggiunto a inizio carriera, dopo il corso di formazione”.

Pochi giorni dopo il suo arrivo a Cernobbio, Corrias raggiunse la Brigata di Bugone della Gdf e lì aiutò migliaia di ebrei e oppositori del regime a fuggire in Svizzera. “Valeria Ancona, di origine ebraica, testimoniò l’eroismo di Corrias – prosegue – raccontando di come ubriacò i soldati tedeschi che controllavano il varco per permettere a lei e agli altri clandestini di fuggire oltreconfine”.
Ma alcune segnalazioni alle autorità repubblichine portarono a esiti terribili.

PER APPROFONDIRE:
GIORNATA DELLA MEMORIA – Ponte Chiasso: “Quando mia madre tornò dall’inferno nazista”

“Il 28 gennaio del ’45 – racconta Severino – fu catturato dai fascisti della Banda Tucci dopo aver favorito la fuga di un prigioniero inglese. Lo perquisirono trovando documenti legati alla brigata partigiana Artom. Non si fece corrompere e morì fucilato lo stesso giorno, nel cortile della caserma della finanza”.

Il corpo rimase in quel luogo, sepolto dalla neve e recuperato al disgelo nel maggio del 1945 dai partigiani della Artom, che lo seppellirono a Moltrasio. Alla sua memoria sono state conferite, nel 1952 e nel 1956, due Croci al Merito di Guerra e nel 2006 la Medaglia d’Oro al Merito Civile. Sempre nel 2006, grazie alla testimonianza di Valeria Ancona e di numerosi documenti, la Commissione dell’Istituto Yad Vashem ha concesso alla memoria del finanziere Salvatore Corrias la Medaglia di Giusto tra le Nazioni. “Un eroe dallo sguardo nobile – conclude Severino – che rischiò la vita per i deboli. Una vita che amava, come la fidanzata Margherita che non smise mai di parlare di lui. Come il faggio secolare dove riposava, leggendo e scrivendo alla madre lontana, sotto il quale fu ucciso”.

L’articolo che avete appena letto è stato pubblicato su ComoZero settimanale, in distribuzione ogni venerdì e sabato in tutta la città: qui la mappa dei totem.

 

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