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Da Javier Zanetti a Lavinia Longhi, venerdì stream con Non Uno di Meno: “Per educare un bambino ci vuole un villaggio”

Il progetto Non uno di menoPer educare un bambino ci vuole un villaggio, selezionato dall’Impresa sociale Con i bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile e cofinanziato dalla Fondazione Provinciale della Comunità Comasca, nonostante le difficoltà imposte dall’emergenza pandemica non ha mai arrestato la propria attività tesa a migliorare lo scenario educativo nella realtà comasca. Nel corso degli ultimi mesi si sono tenuti dei focus group a cui hanno partecipato numerosi soggetti a vario titolo implicati.

Gli incontri hanno suggerito come tema centrale per una proficua riflessione volta a tradursi in immediata operatività la questione relativa alle competenze. I nostri figli sono infatti sempre più destinatari di un bagaglio di informazioni mai tanto nutrito nei secoli passati. Ma un simile giacimento di conoscenze rischia di rimanere del tutto sterile e persino disorientante se non sostenuto da un adeguato sviluppo delle risorse personali e intellettuali che chiamiamo per l’appunto “competenze”.

Occorre che tutte le agenzie educative si impegnino a far sì che la propria fatica non si esaurisca nel riempire di dati i nostri ragazzi come fossero dei vasi da colmare.

Su tutto questo e altro ancora verterà un inedito evento online “Non siamo vasi da riempire” fissato per venerdì 29 gennaio alle 20.30 su piattaforma Zoom (Meeting ID: 634 978 3506 Passcode: 523479).

La particolarità dell’appuntamento è garantita dal parterre degli ospiti: tutte personalità impegnate a vario titolo nel mondo del lavoro, dello sport, dello spettacolo, del welfare chiamate a una sorta di testimonianza pubblica: nei rispettivi ambiti quali sono le competenze maggiormente promosse, sollecitate, richieste? Quali sono i presupposti formativi perché un ragazzo possa considerare il proprio ingresso nella vita adulta con fiducia e legittima speranza?

Diretta anche su Fb: Nonunodimeno.

Ecco dunque che il dialogo coinvolgerà personaggi quali Javier Zanetti, vicepresidente dell’Inter, ex calciatore capace di trasmettere fuori e dentro al campo valori ben più ampi di qualsiasi qualità tecnica; Plinio Agostoni vicepresidente di un’azienda dolciaria di prestigio quale l’Icam, imprenditore tra i più sensibili e illuminati del territorio lariano; Francesca Paini, esperta di welfare, consigliere nazionale di Federsolidarietà recentemente insignita del titolo di cavaliere della Repubblica proprio per la generosità e l’efficacia del suo impegno sociale; Lavinia Longhi, attrice e responsabile dei corsi di recitazione presso l’Accademia09 di Milano, marianese arrivata a conseguire successo in Italia e all’estero in un percorso di crescita che non ha mai dimenticato il desiderio di trasmettere la propria professionalità vissuta con passione. A introdurre l’incontro sarà Ilenia Brenna quale rappresentante del soggetto capofila del progetto Non uno di meno: Fondazione Enaip Lombardia, CFP di Cantù. Il ruolo di moderatore sarà ricoperto da Bernardino Casadei, direttore scientifico del progetto Non uno di meno.

Per tutti i comaschi e non solo si tratta di una rara e preziosa occasione di porsi delle domande cruciali sull’educazione dei propri figli in una cornice liberata da ogni rigidità ideologica o istituzionale.

A stimolare il dibattito, tramite il contributo di ogni ospite, sarà la viva esperienza concreta, la vera maestra di ogni azione volta a modificare positivamente la nostra realtà.

Per ulteriori informazioni accedere a:

percorsiconibambini.it/nonunodimenocomo

nonunodimenotv.eu

Pagina Facebook @nonunodimenocomo.

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2 Commenti

  1. Ritengo che il rispetto degli altri, la socializzazione, la condivisione siano sicuramente alcune delle competenze fondamentali che tutte le agenzie educative (famiglia e scuola innanzitutto) dovrebbero trasmettere ai ragazzi sin da piccolissimi.
    Sicuramente nella serata si parlerà anche di questo.

  2. Chi fa ciò dovrebbe prima insegnare ai propri figli a rispettare tutti in classe e non a socializzare solo con la piccola gang borghese snobbando gli altri.

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