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Don Giusto, le case popolari da occupare, Arci: “Como tra i luoghi più ricchi del mondo, si combattono i poveri, non la povertà”

Nuovo intervento dopo le parole di don Giusto della Valle, parroco di Rebbio e Camerlata, che sul periodico della parrocchia, Il Focolare, nei giorni scorsi (come raccontato in primis da questo giornale) sul tema delle case popolari non assegnate alle famiglie ha invitato, provocatoriamente, a occuparle.

Dapprima l’appoggio di Luigino Nessi e, concomitante, l’opposizione del consigliere comunale Lorenzo Cantaluppi: Occupare le case vuote, Luigino Nessi con don Giusto: “Provocazione e verità”. Cantaluppi (FdI): “Incitare al reato non è la soluzione”.

Poi in queste ore un nuovo intervento: Como, Hoara Borselli attacca don Giusto: “Occupare case? Lei offende le famiglie che credono nella legalità”.

Ora l’intervento, deciso dell’Arci di Como:

C’è chi, con il modesto acume di chi guarda il mondo ma non lo vede, sente ma non capisce, vive ma solo per se stesso, grida allo scandalo per l’editoriale de Il Focolare, ripreso anche dai media dell’Arci, perché in esso don Giusto Della Valle invita a operare contro l’ingiustizia, denuncia i misfatti delle amministrazioni comunali che, illegalmente, non si sono fatte carico dei propri doveri, costringendo moltitudini di persone alla sofferenza e l’intera città alla vergogna della perdita di decoro umano, evidente quando, in uno dei luoghi più ricchi del pianeta, si combattono i poveri, non la povertà.

Per noi  se le leggi sono contro le persone  devono cambiare, non sono le persone a dovere soccombere in un tripudio di legalità formale, violenza e ingiustizia.

Noi, l’Arci, la legalità Repubblicana, nata dalla Resistenza, non solo la rispettiamo, ma abbiamo contribuito a costruirla e vediamo con orrore l’evoluzione della cattiva politica verso un potere che per più dare ai ricchi costringe i poveri  a dormire in strada, i migranti a morire sempre più numerosi, respinti dalla Fortezza Europa. Quando la cattiva politica e la stampa a essa servile attaccano persone come don Giusto  di cristallina rettitudine, mentre criminalizzano ogni azione per i diritti, l’Arci sta con piena convinzione dalla parte degli oppressi e di chi lotta per loro.

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