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Dongo e Giulino, il raduno neofascista sul Lago di Como finisce in Parlamento: interrogazioni da Cinquestelle e Verdi e Sinistra

Domenica 7 maggio a Dongo e Giulino di Mezzegra, sul Lago di Como, è in programma il raduno dei nostalgici del fascismo nei luoghi dove furono fucilati Benito Mussolini, Claretta Petacci e i gerarchi che erano con loro nelle ore della fuga. L’Anpi e tante altre associazioni locali e nazionali hanno annunciato un presidio di protesta per il messaggio lanciato dai partecipanti (documentato anche da video negli anni passati) e per l’esibizione di vessilli e gesti inequivocabili.

VIDEO Dongo, il “Presente” e i saluti romani per ricordare i gerarchi fascisti fucilati

A pochi giorni dalla commemorazione, Bruno Marton, insieme a molti senatori del M5S, ha depositato un’interrogazione indirizzata al Ministro dell’Interno Piantedosi per evitare il rischio che si verifichino incidenti ma anche per sensibilizzare le istituzioni sulle pericolose derive della manifestazione. Così il Senatore Marton:“I comportamenti dei partecipanti, spesso in divisa squadrista, hanno sempre espresso senza equivoci la volontà di propaganda del fascismo con gesti e cori palesemente contrari a quanto previsto dall’articolo 48 della Costituzione Italiana”. “Serve chiarezza su quale siano le azioni che il Ministro dell’Interno intenda mettere in campo per affrontare tale deriva, è inaccettabile che a distanza di decenni dall’epoca più buia della nostra storia ci sia ancora qualcuno che rimpianga quei tempi. Serve una chiara condanna verso il fascismo”. Sul tema interviene anche Raffaele Erba, coordinatore provinciale del MoVimento 5 Stelle di Como: “L’ANPI, i sindacati e tante altre associazioni hanno programmato una contromanifestazione legittima a Dongo e Giulino di Mezzegra, anche noi come Movimento 5 Stelle saremo presenti con una nostra delegazione. Assurdo che ancora oggi ci sia chi si sente fiero di inseguire il fascismo e ideologie pericolose per la nostra democrazia”.

Anche l’Alleanza Verdi e Sinistra ha presentato un’interrogazione:

Ogni anno, da anni, a Dongo sul lago di Como, in prossimità dell’anniversario della Liberazione e del giorno della fucilazione di Mussolini si radunano in forma organizzata centinaia di militanti dell’estrema destra in camicia nera per commemorare con riti e cortei l’esecuzione di Mussolini. Quest’anno la manifestazione si svolgerà domenica 7 maggio prossimo e le forze antifasciste e l’Anpi locale hanno organizzato un presidio in contemporanea con il raduno fascista”. Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni. “Da diversi anni l’Italia sta conoscendo un riemergere di movimenti di ispirazione fascista, inquietante e intollerabile. Le iniziative promosse da organizzazioni neofasciste e neonaziste, oltre ad offendere la coscienza civile e democratica dell’Italia, la memoria comune e i valori fondamentali della Costituzione, rappresentano un fattore di grave turbamento per l’ordine pubblico in tutto il Paese. Ho presentato un’interrogazione al Ministro dell’Interno Piantedosi per chiedere se sia a conoscenza dell’iniziativa di Dongo e quali iniziative intenda assumere per impedire questo raduno fascista. Ho chiesto inoltre quali iniziative urgenti il Ministro intenda assumere per contrastare efficacemente la diffusione di idee violente e razziste da parte dei gruppi neofascisti e neonazisti. Domani al Question time al Senato chiederemo a Piantedosi notizie sullo scioglimento delle organizzazioni fasciste.

 

Anpi e sinistra comasca: “La parata fascista per Ramelli del 30 aprile a Como è uno scempio: va fermata”

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2 Commenti

  1. Sì, certo, una nazione forte e importante fondata sull’assassinio politico. Ma va là, dài! E magari i treni arrivavano in orario…

  2. Ma finira’ mai ? sono passati 100 anni e sempre ogni anno questa storia, forse e’ il caos attuale che ha distrutto tutti i punti fermi e una deriva inarrestabile che non promette nulla di buono, certo la prima parte a parere degli storici fece dell’ Italia una nazione forte e importante e tale sarebbe rimasta in assenza della guerra, forse e’ a quel periodo che i cosiddetti nostalgici si riferiscono, non e’ possibile altrimenti, dopo tanto tempo fascisti e partigiani ……………

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