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Dormitorio, nidi, cultura, piscine, tifosi del Como: la politica parla di rimpasto, la città assedia il Comune

(foto in copertina d’archivio)

Sembra ormai un assedio permanente a Palazzo Cernezzi. Tra manifestazioni e proteste già avvenute o in programma prossimamente, il Comune di Como raramente ha conosciuto una tale ondata ininterrotta di contestazioni su così tanti versanti.

Andando anche solo a memoria, si sono già svolte quella per il caso dei senzatetto e del dormitorio (lunedì scorso), quella – sebbene “dolce” ed estesa a tutta la città murata – del mondo della cultura dopo la chiusura del Chiostrino di Sant’Eufemia e quella di Como Nuoto, in piazza Cavour, per protestare contro la gestione dell’intera vicenda relativa alla piscina di viale Geno e della gara a cui ha partecipato e vinto Pallanuoto Como.

E ora ne sono annunciate una organizzata dai sindacati per dire no alla potenziale privatizzazione degli asili nido (il 6 luglio) e una seconda (oggi alle 20.30 davanti a Palazzo Cernezzi) ancora per la vicenda dei senza dimora.

Domani 5 luglio inoltre, sit-in dei Fridays for Future per chiedere più coraggio sulla mobilità sostenibile (18.30 piazza Verdi).

A questa catena, in una città che su così tanti fronte ribolle di insoddisfazione, si aggiunge la possibile discesa in piazza dei tifosi del Como 1907 per mercoledì 8 luglio a partire dalle 19.45, in concomitanza con la seduta del consiglio comunale. L’avviso per la mobilitazione – esplosa in coincidenza con il diniego, almeno temporaneo, dell’amministrazione alla realizzazione del campo in sintetico al Sinigaglia ma che affonda le radici nelle condizioni generali dell’impianto – è apparso ieri sui gruppi di riferimento dei tifosi.

“Per chi è stanco di sentirsi preso in giro, per chi vuole meno chiacchiere e più fatti, per la nostra città – si legge nell’annuncio – Si invitano tutti i cittadini a presenziare fuori da Palazzo Cernezzi”.

Appuntamento, come detto, mercoledì 8 luglio dalle 19.45 davanti al Comune.

Dove intanto – quasi a segnare il siderale distacco di alcune componenti del palazzo rispetto alla città in “ebollizione” – in queste ore si parla di cervellotici rimpasti di giunta, poltrone, nomi più o meno fantasiosi. E poi ci si stupisce dell’astensionismo.

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