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Energia nucleare? Il secco no comasco di Erba (M5S): “Anacronistica, pericolosa. Unica strada le rinovabili”

Nelle ultime ore si torna si è riaperto il dibattito sulla produzione di energia tramite centrali nucleari e la Lega, secondo le intenzioni espresse dal suo segretario Matteo Salvini, si dice disposta ad avviare una raccolta firme per indire un referendum. Ha detto il leader della Lega: “Emergenza energetica in Europa, sembra che finalmente anche la Commissione si prepari a riconoscere gas e nucleare come “energie Green”. L’Italia non può stare ferma, la Lega è pronta anche a raccogliere le firme per un Referendum che porti il nostro Paese in un futuro energetico indipendente, sicuro e pulito”.

Così il MoVimento 5 Stelle è intervenuto confermando la  linea contraria al nucleare, “già esternata da sempre e ribadita a settembre a Milano tramite un presidio organizzato fuori da Palazzo Pirelli, poche settimane fa, e la presentazione di una mozione in Consiglio Regionale per scongiurare la costruzione di centrali in Lombardia”, spiegano dal movimento.

Posizione fortissima espressa anche dal consigliere regionale comasco del partito di Conte, Raffele Erba: “La proposta di avviare una campagna referendaria per dare il via libera alla produzione di energia nucleare è pericolosa e anacronistica perché metterebbe a repentaglio la salute di tutti i cittadini. Lo abbiamo visto in Francia dove qualche giorno fa si è verificato un pericoloso guasto all’interno di una centrale che avrebbe potuto provocare un disastro di enormi proporzioni. Per contrastare la carenza delle materie prime e i rincari di luce e gas, l’unica strada percorribile – in linea con i principi del PNRR – prevede la produzione di energia tramite le fonti rinnovabili e pulite. Ormai siamo pronti per una vera transizione ecologica rispettosa per l’ambiente e senza insidie per le persone. Pensare ancora una volta di ricorrere al nucleare – dopo due bocciature degli italiani nei referndum degli anni scorsi – significa tornare al passato remoto e non programmare il futuro”.

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3 Commenti

  1. Perché i cittadini lombardi possano avere la certezza quasi assoluta della sicurezza delle loro 2 centrali nucleari, da costruirsi in Lombardia, è bene che gli Uffici regionali delle forze politiche trovino esclusivamente ubicazione nelle centrali stesse:
    solo in questo caso si arriverà al rispetto millimetrico delle norme di sicurezza.
    Naturalmente per il nostro personale politico, dosimetro ed apposite analisi periodiche saranno del tutto gratuite. Ci mancherebbe!

  2. Chi fa politica dovrebbe avere almeno l’uso del cervello, si fa per dire, Da quando è stato dismesso il nucleare l’Italia economicamente è in ginocchio per il costo doppio e forse più delle risorse energetiche. Siamo gli unici che ci siamo “autocastrati” senza senso perchè non siamo certo al sicuro dai problemi che potrebbero derivare dal nucleare visto che siamo circondati da Paesi che lo usano abitualmente e noi proprio come degli stupidi lo acquistiamo a prezzi fortemente maggiorati e non siamo stati nemmeno capaci di attivare le energie alternative tanto sbandierate. Veramente alcune forze politiche pensano di poter rilanciare la produttività del Paese senza fonti energetiche sicure? e pensate che l’inquinamento dalle fonti petrolifere e del carboneabbiano causato meno danni alla salute del nucleare?.

  3. Belle parole, ma dimostra di capirne poco.

    Giustissimo incentivare le rinnovabili, ma bisogna essere onesti nell’ammettere che non potranno mai coprire l’intero fabbisogno energetico, in quanto non sono fonti continue (dipende se c’è vento, se c’è sole, etc..).

    Serve affiancare qualcos’altro, che possibilmente inquini poco, quindi non carbone o petrolio.
    Rimangono gas o nucleare, ma i grillini osteggiano entrambi (ve le ricordate le inutili scenate contro il TAP?) dimostrando di avere solamente posizioni ideologiche senza capo né coda.

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