Ieri, venerdì 31 marzo, gli operatori dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Como hanno rimpatriato un cittadino marocchino scarcerato nella stessa giornata dopo aver scontato una pena di tre anni di reclusione per spaccio di sostanze stupefacenti. Lo straniero, considerati i suoi precedenti penali, non avrebbe potuto ottenere alcun titolo di soggiorno per permanere legalmente sul territorio dello Stato.
Così, alla sua scarcerazione dal Bassone di Como, ad attenderlo c’erano gli uomini della Questura di Como che hanno accompagnato lo straniero a Casablanca.
Nella stessa settimana gli operatori dell’Ufficio Immigrazione hanno eseguito altre due espulsioni con l’immediato accompagnamento nei propri paesi di origine di due stranieri irregolari sul territorio nazionale. Si tratta di un cittadino egiziano gravato da plurimi precedenti penali e di polizia per spaccio, rapina, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali e di un cittadino albanese, scarcerato lo stesso giorno dopo aver scontato una pena di tre anni di reclusione per spaccio di sostanze stupefacenti aggravato dall’ingente quantità. Entrambi i soggetti sono stati accompagnati rispettivamente a Il Cairo e Tirana e non potranno fare reingresso nel territorio italiano per i prossimi tre anni.
2 Commenti
Va beh, magari c’è una LEGGE che dice che LA PROCEDURA è questa.
Ma c’è da chiedersi COME MAI ha scontato 3 anni (mantenuto dall’ Stato Italiano in carcere…cioè da noiiiii) e poi rimpatriato. Non potevano rimpatrialo s-u-b-i-t-o?
Favorevole al rimpatrio IMMEDIATO di questi spacciatori!
BRAVI… accompagnateli e aspettate finché parta l’ aereo! Via via via!
Costo dei 3 rimpatri ovviamente tutto a carico di Pantalone a cui aggiungere 200 euro al giorno di costo medio per vedere il sole a scacchi. Quindi 3 anni sono 1095 giorni moltiplicati per 200 e per i 3 profughi, come sostengono i pidioti, fanno 600.000!!!!
BENVENUTI IN ITALIA… una espressione GEOGRAFICA ormai ridicola terra di meraviglie.