C’è aria di record per la Fiera del Libro di Como (qui il programma dettagliato) inaugurata oggi in piazza Cavour e giunta alla sua 71esima edizione. All’apertura per il pubblico di stamattina, un’autentica folla ha immediatamente invaso il tendone con le tante bancarelle dedicate ai libri e, per l’occasione, anche con l’opera d’arte sempre in tema realizzata da Adriano Caverzasio.
Davvero tanti i curiosi intenti a sfogliare da subito volumi e libelli, con moltissimi turisti stranieri attirati dal profumo della carta. E proprio questo tema, nel momento ufficiale dell’inaugurazione, è stato toccato da più di un intervento.
Prima di tutto, però, la soddisfazione del presidente della Fiera del Libro di Como, Alessio Rimoldi che ha sottolineato come l’evento sia “un luogo di incontro e di crescita culturale, capace di creare senso di comunità. E piazza Cavour in questo senso è la location migliore possibile”. A testimonianza del successo già tangibile di questa edizione, Rimoldi ha anche sottolineato come “fino a qualche anno fa la Fiera avesse perso smalto, c’era stanchezza, mancava il ricambio generazionale. Poi nel 2019 è cambiato tutto e quest’anno, con dispiacere, abbiamo persino dovuto rinunciare alla collaborazione di alcuni editori ed editori perché c’erano troppe richieste”.
Una soddisfazione che sprona a fare sempre meglio, come ha sottolineato il curatore culturale e rappresentante degli editori, Gerardo Monizza, senza negare però che “i lettori in Italia diminuiscono, i lettori forti sono sempre quelli e ogni mese perdiamo librerie”.
Il presidente di Confesercenti, Claudio Casartelli, ha invece evidenziato come “venire qui e sentire il profumo della carta resta sempre il primo invito a leggere un libro, che non sarà mai sostituito dal digitale”. E poi, come si accennava prima, Casartelli ha rimarcato come “tendiamo a incoraggiare anche la traduzione dei libri in inglese perché molti di coloro che entrano qui sono anche turisti”.
Mentre la consigliera regionale Anna Dotti (foto qui sotto) ha promesso un impegno per “aiutare ancora di più la Fiera”, in rappresentanza della Provincia Maria Grazia Sassi ha definito la Fiera e la piazza un tutt’uno che “crea una agorà della cultura”.
Il sindaco di Como Alessandro Rapinese ha evidenziato lo sforzo per “valorizzare le case editrici del nostro territorio, anche sul fronte delle traduzioni in inglese. Ecco, valorizzare è la parola chiave e per l’anno prossimo pensiamo a qualcosa di ancora più coinvolgente per tutta la città, come già accade con il fuori fiera di quest’anno”. L’assessore alla Cultura di Palazzo Cernezzi, Enrico Colombo, ha sottolineato come “la fiera rappresenti il concetto di identità, oltre a essere una vera festa del libro”.
Infine, il presidente della Camera di Commercio, Marco Galimberti, ha definito la Fiera “un’eccellenza del territorio” mentre il rappresentante comasco in Fondazione Cariplo, Enrico Lironi, ha rimarcato il sostegno garantito alla cultura a vasto raggio, anche con i numerosi bandi culturali dell’ente, “per avvicinare tutti e sempre di più alla lettura”.
7 Commenti
Tante chiacchere, ma del costo esorbitante dei libri non ne parla nessuno?
Elegantissimo il nostro sindaco
Fa cavdo….. E poi la cromatica è di un elegantissimo…. P. S. Classico esempio di critica a priori basata sul nulla….
Il ruolo del Sindaco è di rappresentanza anche nella forma, se Rapinese ama il look Fonzie, vada al bar e non a rappresentare noi.
Ottimo se le critiche rimangono su questo livello.
Ma un libro l’avrà letto?
Altro esempio di critica basata sul nulla….