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Filigrane, ologrammi, inchiostri: documenti falsi sempre più ‘veri’, la Polizia locale di Como investe in tecnologia

Falsari sempre più sofisticati, soprattutto per quanto riguarda i documenti. E allora la Polizia locale di Como accetta la sfida e si dota delle ultime tecnologie disponibili sul mercato per scovare i documenti ‘tarocchi’ fatti sempre meglio, se così si può dire.

Nell’ottica di un generale ammodernamento delle dotazioni e delle strumentazioni, la battaglia ai falsi documentali è diventato negli ultimi anni un tema sempre più importante. Tanto è vero che se da un lato la raccolta dei dati dei controlli ha permesso di accertare un calo nell’utilizzo di documenti contraffatti o alterati, questi ultimi risultato sempre in continua evoluzione nonché realizzati con tecnologie che consentono riproduzioni sempre più conformi ai modelli originali, oltre che con tecnologie che permettono di imitare i sistemi di sicurezza quali, filigrane, carte reagenti, microscritture, ologrammi, inchiostri sensibili, utilizzati dagli enti preposti al rilascio, al fine di renderne più difficile la contraffazione.

Quindi il Comando della Polizia locale di Como – tramite il Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione (Mepa) – si è rivolto alla ditta specializzata Ciano Enineering di Torino per l’acquisto dell’attrezzatura utile a scovare anche i falsi più raffinati. Nel dettaglio si tratta di apparecchiatura digitale per la ripresa e la cattura di immagini e analisi in ingrandimento con telecamera 5 megapixel, lettore di passaporti biometrici di elevata precisione OCR con lettura di linea singola o multipla Il costo complessivo per il suddetto articolo ammonta 40.200 euro.

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