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Fuoco e fiamme a Palazzo Cernezzi. Landriscina: “Chi oggi offende Corengia si sciacqui la bocca”

Consiglio comunale di fuoco senza iniziare a discutere neppure il primo punto all’ordine del giorno. Le preliminari dei consiglieri comunali sulla vicenda che ha coinvolto l’assessore alle Politiche Sociali Angela Corengia hanno infatti occupato la prima ora.

Parliamo ovviamente del caso della coperta tolta al senzatetto a San Francesco:

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Scontri tra chi sostiene l’operato di Corengia come Franco Brenna (Insieme per Mario Landriscina) e chi invece ha esibito il suo biasimo: da Stefano Fanetti (pd) a Ada Mantovani (Gruppo Misto) passando per Bruno Magatti (Civitas) e Fabio Aleotti (M5s).

“Un gesto sgradevole quello dell’assessore Corengia – ha esordito Aleotti – è questo il compito di un assessore, svegliare i senzatetto per la sanificazione? Dovrebbe trovare soluzioni, dovrebbe battere i pugni in giunta per il dormitorio come da mozione approvata in Consiglio”.

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“Conosco Corengia da qualche anno e l’ho sempre apprezzata. Vederla levare la coperta mi ha lasciato incredulo, sarà stata contagiata dal cattivismo leghista – prosegue Fanetti – Ci appelliamo al suo senso di decenza, ci aspettiamo le sue dimissioni perché come può tenere le deleghe dopo quelle immagini? A che titolo interviene sulle persone? Non è compito dell’assessore intervenire sulle persone”.

“Mi chiedo come l’assessore abbia potuto partorire un tale gesto senza pensare ai riflessi – ha aggiunto Mantovani – La necessità di far sgomberare è nota ma è possibile che a distanza di mesi non si sia trovato il modo con l’aiuto delle associazioni di accompagnare altrove le persone con dignità e senza tanto clamore?”.

E ancora Magatti: “Lei non è qui a svolgere volontario sociale bensì a svolgere un ruolo politico”.

D’altra parte non sono mancati attestati di vicinanza come quello accorato di Franco Brenna: “Conosco da 30 anni Angela Corengia ma il rapporto con lei e l’assessore Negretti negli ultimi tempi si è fatto più forte. Parlo a sostegno di quel lavoro costante al di sopra di ogni interesse personale o politico che stanno facendo da mesi. Le troviamo sempre sul campo e in più campi, lavorando in silenzio e al limite della propria incolumità personale. Riteniamo bassa e vigliacca quella registrazione: suona come una mistificazione di una realtà ben diversa”.

Per la Lega è intervenuto invece Molteni: “A nome gruppo porto solidarietà all’assessore Corengia, vittima di un linciaggio mediatico mentre operava per gestire una situazione difficile”.

Alla fine è intervenuto il primo cittadino in un lungo e accorato discorso.

“Il tema è igienico sanitario. Serve anche un minimo di rispetto per residenti e commercianti nonché per coloro che sostano in quell’area – ha esordito Mario Landriscina – L’assessore Corengia è balzata agli onori della cronaca e si è creato un caso mediatico. La conosco da tempo, è una persona garbata e minuta, che porta bene i suoi anni e che ha un’esperienza invidiabile, forte di un passato difficilmente discutibile. Quanti oggi la offendono o la additano alla pubblica ignominia, dovrebbero sciacquarsi la bocca. Potrebbe esserci stato un momento di leggerezza. Tutti scagliano la pietra perché tutti hanno un passato impeccabile. Lei svolge il suo ruolo con una grande passione, se ognuno in questo palazzo e fuori operasse un decimo di quello fa, lei ci sarebbe una città migliore”.

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“Perché lo fa molti chiedono. A me importa di assessori che vadano sul campo e parlino con le persone. Quella mattinata, senza schiere di militari o picchiatori, è andata con gli operatori della sanificazione e pacificamente è intervenuta con il suo solito convincimento (ed è un suo strumento di lavoro). Io adoro le persone che fanno in silenzio” ha aggiunto il primo cittadino.

“Vedo una città divisa che si scontra, si insulta, urla. Un conto sono gli stimoli, un conto è continuare a speculare. Ancora una volta, credo inutilmente ma ci provo, chiedo a tutti di riflettere sul fatto che questo tipo di gestione delle relazioni non porterà a niente di buono perché si spaccherà ancora di più il tessuto sociale” sottolinea Landriscina.

Quindi il tema dormitorio, da più parti richiesto in base alla mozione approvata dal consiglio comunale un anno fa.

“Ho fatto decine di riunioni, ho riempito moduli e ho portato a casa ben poco – conclude – Sarà un mio limite, ma non mi chiamo fuori. Poi c’è un’altra parte di problema. Oggi i numeri di quelli che possono andare nel dormitorio a fronte di ciò che avete deliberato non giustifica questa soluzione e lo dico con difficoltà. Se investissimo soldi in questa cosa, qualcuno in questa sala farebbe un esposto alla Corte dei Conti. Li c’è gente che soffre e lì intorno c’è gente che lavora e vive. La responsabilità di tutti è un’altra cosa. Non è mandare l’esercito, è trovare una soluzione”.

In giornata erano fioccati i comunicati ufficiali sulla vicenda.

Durissima è stata la parlamentare del Pd, Chiara Braga: “Eccola qui, la solita destra disumana. Eccola qui, mentre mostra il suo volto peggiore anche con chi, come i senzatetto, vive nella fragilità più estrema. Qui siamo oltre la politica, qui siamo alle basi della civiltà e dell’umana empatia. Perché il tema dei senzatetto non può essere ridotto a un problema di sicurezza o di decoro, negando a un essere umano persino un giaciglio su cui potersi appoggiare e dormire”.

Sulla stessa linea il segretario cittadino dem, Tommaso Legnani, che parla di “ignobile episodio di cui l’assessore Corengia si è resa responsabile” pur rimarcando che “il clamoroso gesto di un singolo non deve spostare il fuoco da un problema che è di tutta la comunità. Il dormitorio permanente è urgente. Non importa che l’amministrazione neghi l’evidenza. Nel rispetto dei comaschi e della democrazia serve dare seguito pratico alla mozione approvata in consiglio comunale nel luglio del 2019”.

Anche il Movimento Cinque Stelle, con il deputato Giovanni Currò, il consigliere regionale Raffaele Erba e il consigliere comunale Fabio Aleotti ha preso posizione: “Un gesto riprovevole che va condannato soprattutto perché l’assessore Corengia detiene le deleghe dei Servizi Sociali. Dal filmato traspare una mancanza di umanità inaccettabile per un rappresentante delle istituzioni. Noi tutti, compresi i cittadini comaschi, ci aspettiamo almeno delle scuse da parte dell’assessore perché questi comportamenti sono inaccettabili e ledono l’immagine dell’intera città”. Erba: “E’ triste notare come certi politici si comportano in modo prepotente con i deboli per poi diventare pavidi con i forti”.

Sulla vicenda, Confesercenti ha diffuso una nota che però ha affrontato il tema più generale della mozione leghista per installare un cancello davanti al portico di San Francesco e della situazione complessiva dei senzatetto nella zona. Quattro le soluzioni proposte:

1) Ridare dignità alle persone accampate, spostando le persone che hanno diritto a permanere sul territorio italiano in una struttura autorizzata dove possano dormire, lavarsi e possano essere seguite da professionisti per il loro reinserimento sociale. Le persone irregolari, senza diritto a rimanere sul territorio italiano, devono invece essere rimpatriate

2) Installare una inferriata che impedisca a chiunque di accamparsi sotto San Francesco

3) Sanificare tutta l’area dove per mesi sono stati depositati escrementi e urina

4) Vietare il pernottamento e l’espletamento di bisogni fisiologici all’aperto in tutta l’area di San Francesco, del Tribunale, del Crocifisso, del Pirellino, del Liceo Volta e nelle altre aree ove si formano bivacchi e degrado

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2 Commenti

  1. Povero Assessore Corengia. La difesa è più impietosa della critica.
    Il “buon” Sindaco che dice che l’Assessore porta bene i suoi anni (inciso assolutamente inutile), consente implicitamente a tutti di ricordare che bisogna fare i conti con molte primavere.
    Il simpatico Consigliere di maggioranza che estrae dal cappello a cilindro il solito contorno retorico dell’impegno personale ma non proferisce parola sul ruolo e sui risultati dell’azione politica dell’Assessore. Forse non li conosce, forse non interessano, forse non ci sono, o forse non ha ascoltato l’intervento del Consigliere Magatti. Mah……
    Non parliamo poi della Lega. La solita difesa d’ufficio che ricorda molto i comizi con cui Peppone se la prendeva con le critiche dell’opposizione che diventavano, a suo dire, becere strumentalizzazioni chierico-capitaliste.
    Povero Assessore Corengia. Forse è meglio per Lei e per i suoi compagni di avventura che faccia un passo indietro. Sono cose che capitano a tutti fare gesti che sembrano innocui ma che scatenano putiferi incontrollabili. Non succede nulla. Dimesso un Assessore, la segreteria della Lega ne sceglierà un altro identico al precedente. E il dormitorio continuerà a rimanere sulla carta. In fin dei conti a chi frega che la maggioranza dei Consiglieri l’ha votato e che perfino la Confesercenti lo mette al primo punto delle sue immancabili richieste? ?

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