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Giardini a lago, il Pd all’attacco: “Una delle aree più belle di Como bloccata, l’assessore Bodero si dimetta”

Arriva la richiesta di dimissioni per i rallentamenti e le incertezze sui tempi che avvolgono il cantiere dei giardini a lago (qui tutte le informazioni). A domandarle – proprio oggi, 7 aprile, giorno che secondo il sindaco Alessandro Rapinese avrebbe dovuto sancire la svolta sulla vicenda – sono  il segretario del circolo PD di Como Convalle Alessandro Rossi e la capogruppo in Consiglio comunale Patrizia Lissi.

Dura la presa di posizione nei confronti dell’assessore competete. “I lavori ai giardini a lago, già in proroga da febbraio e che avrebbero dovuto terminare ad aprile (il giorno 24, ndr), sono ancora tristemente fermi, in una cartolina che, ovviamente, non rende giustizia alla nostra città. L’ottantesimo anniversario della Liberazione è alle porte e il monumento alla Resistenza europea, voluto da Spallino, campeggia tristemente in mezzo al cantiere abbandonato. L’estate è alle porte e cittadini e turisti non potranno godersi una delle aree più belle di Como. E anche se il sindaco si sente Superman, fino ad ora sembra più un cosplay mal interpretato” dichiarano il segretario del circolo PD di Como Convalle Alessandro Rossi e la capogruppo in Consiglio comunale Patrizia Lissi.

“La colpa, è inutile girarci intorno o accampare scuse, è evidentemente di chi ha seguito l’avanzamento dell’opera, affidata a un’azienda che, emerge ora, risulta senza dipendenti e con una sede alquanto misteriosa”.Da questa vicenda emerge chiaramente l’incapacità dell’assessora competente Chiara Bodero Maccabeo nel valutare la situazione Oltre che un fallimento dell’Amministrazione, che dice di riuscire a tenere tutto nelle proprie mani, salvo poi dimostrare i propri evidenti limiti, siamo di fronte a un grave danno alla città. È giunto il momento che l’assessora, che ha sbagliato ed è sotto gli occhi di tutti, si prenda le proprie responsabilità e dia le dimissioni“.

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