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Giro d’Italia, gioia e commozione di Galli: “Una Como in forma, felice, ordinata, con il sorriso”

Giro d’Italia, dopo l’oggettivo successo (sportivo e viabilistico) di ieri (qui il racconto). Oggi l’assessore allo sport Marco Galli ha scritto una lettera aperta di ringraziamenti.

Giro d’Italia: prima Simona Rossotti. Sul podio anche Landriscina. Piccole polemiche addio

La pubblichiamo integralmente:

La giornata di ieri ha pochi precedenti nella storia della nostra città.

Rossotti, con il collega Galli: fasti sportivi, tempo andato

Ieri ho visto una Como in festa, una voglia incredibile di esserci e di esserci in forma composta, felice, ordinata, con il sorriso, con una partecipazione che non si vede e non si sente tutti i giorni. Al contempo è stata presentata al mondo una città organizzata, strutturata, pulita, accogliente.

Per arrivare a questo risultato decine di persone hanno lavorato nell’ombra come i gregari del ciclismo, quelli che non appaiono come i campioni, eppure al pari dei campioni meriterebbero il podio. Per questa ragione, oltre che per il successo organizzativo, oggi vorrei porgere il mio sentito ringraziamento a tutti coloro che in ogni ambito si sono spesi con professionalità ed entusiasmo per fare dell’arrivo del Giro d’Italia un momento eccezionale ed emozionante.

«Il lavoro di squadra è la capacità di lavorare insieme verso una visione comune, è la capacità di dirigere la realizzazione individuale verso degli obiettivi organizzati, è il carburante che permette a persone comuni di raggiungere risultati non comuni» (Andrew Carnegie): una citazione che dovrebbe guidare tutti noi nella vita.

Ancora ad ognuno di voi un immenso grazie.

Marco Galli

© RIPRODUZIONE RISERVATA

9 Commenti

  1. Città accogliente…
    Forse l’unica, a seguito di insistenti pressioni, ad avere un piccolo spazio – inadeguato ma reale – per chi voleva vedere l’arrivo del Giro dalle altezze di una carrozzina per disabili.
    Però non è questa la definizione più corretta di città accogliente: se non sa e non vuole accogliere i suoi cittadini con disabilità perchè è ancora disseminata di barriere architettoniche e barriere alla viabilità non puo’ accogliere tutti i tipi di visitatori, per esempio.
    Lo sport professionistico, quello che possiamo solo gurdare e/o tifare, non è compito dell’assessore allo sport (che dovrebbe occuparsi dello sport che pratica la cittadinanza).
    Essere un bravo organizzatore di una cosa inutilmente dispendiosa non fa di un assessore un bravo assessore.

    1. Tutto vero quello che dice, purtroppo tutto vero. L’unica differenza la farei sul ruolo dell’assessore allo sport, che ha ANCHE il dovere di promuovere, e questo evento ad esempio è a mio avviso un’ottima promozione per sport e territorio. E poi, se non se ne fosse occupato lui…. Chi altro? Non abbiamo Palmiro Cangini

  2. “La giornata di ieri ha pochi precedenti nella storia della nostra città…… “
    Ecco bello che sistemato il curriculum di questa giunta, non importa se in due anni non ha fatto praticamente nulla, e ben poco farà in futuro, questi politici di razza passeranno alla storia come la giunta che a portato a Como addirittura il giro d’Italia, qualcosa da andare orgogliosi per decenni e tramandare alle future generazioni
    Ovviamente il mio commento é sarcastico
    La verità è che è stato enormemente enfatizzato qualcosa che qualsiasi città o cittadina affronta in queste occasioni, e che Como fa da anni per il giro di Lombardia, solo che a Como, per Landriscina & co, l’importante é spararle grosse, aver proclamato un quasi coprifuoco …. e aver speso tanto.
    C’è una nota positiva, per alcune ore molte strade della città libere dal traffico, mi sono girato la città veramente con piacere

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