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Giustizia (&avvocati) per il Gloria. Arci chiede aiuto: “Chiudere, una sconfitta per tutti”

Allargare la base di sostenitori oltre gli ambienti tradizionalmente legati al Circolo Arci. Così si riassume la strategia della campagna di autofinanziamento per l’acquisto del Cinema Gloria; strategia chiarissima durante l’evento per potenziali sostenitori tenutosi proprio questa sera al monosala di Camerlata.

La campagna, avviata a marzo di quest’anno procede a ritmo sostenuto, avendo passato il primo scoglio dei 50mila euro appena qualche settimana fa.
Ma il viaggio è ancora lungo, prima di arrivare alla meta finale dei 350mila, su un totale di 750mila necessari per l’acquisto del cinema.


“Potremmo chiamare questo incontro Avvocati per il Gloria, visto i diversi giuristi presenti e l’altro centinaio di professionisti che vogliamo coinvolgere. – ha spiegato Walter Gatti, garante, insieme a Luigino Nessi, del mutuo ventennale  che insieme al prestito sociale andranno a finanziare i rimanenti 400mila euro necessari per chiudere l’operazione – l’intenzione è presentare il piano che il Circolo ha per la struttura in modo da coinvolgere persone non necessariamente legate a questo ambiente. Vogliamo parlare agli avvocati ma anche agli imprenditori, lanciando un messaggio ben chiaro: se gli spazi come il Gloria andranno scomparendo sarà la città intera a perderci”.


Durante un breve momento di presentazione per i sostenitori, Gatti e Vincenzo D’Antuono, presidente del Circolo Xanadù, hanno infatti illustrato il piano di autofinanziamento dell’operazione. Tra i partecipanti anche diversi consiglieri comunali, presenti e passati come Italo Nessi, Vittorio Nessi, Patrizia Lissi e Luca Gaffuri.

“In molte altre parti d’Italia, altri cinema si stanno organizzando come noi. Il che significa che la gente vuole che le sale sopravvivano. Dal punto di vista della raccolta fondi, poi, abbiamo un potenziale enorme ancora da sviluppare – ha spiegato D’Antuono a ComoZero, commentando l’andamento della campagna di autofinanziamento – il termine della raccolta è ancora lontano, certo, ma proprio per questo molti potenziali donatori non hanno ancora fatto la loro parte.

Il messaggio è di donare adesso, senza aspettare. Più raccogliamo e più velocemente si innesca un circolo virtuoso, un volano che può attrarre ulteriori contributi”.

Tra i presenti all’evento, un improbabile sostenitore, come già scritto su queste pagine, era Sergio Gaddi, ex assessore alla Cultura del Comune di Como.


“Il fatto che io sia qui dimostra che questa non è un’iniziativa di sinistra. Nel 2008 con il Circolo Arci, ad esempio di ci siamo inventati il cinema all’aperto di Piazza Martinelli. La cultura non ha appartenenza politica, d’altronde, ed è importante che tutta la città sostenga questa raccolta fondi che non ha un traguardo inarrivabile. Anzi.”

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