Una vera e propria guerra del pane si è scatenata tra i principali dettaglianti in Svizzera, con prezzi ribassati fino a livelli storicamente bassi.
Ad aprire le danze è stata Aldi Suisse, che proprio a inizio settimana ha comunicato il taglio di prezzo del filone di pane da mezzo chilo a 99 centesimi. Fatto immediatamente replicato dalla concorrenza.
Successivamente, Lidl, Denner e infine anche Migros hanno deciso di accettare la sfida, abbassando i prezzi del filone base al franco. Si attende che anche Coop si adegui a breve.
Aldi Suisse ha giustificato la mossa come un sostegno mirato alla clientela. Nella sua nota diffusa lunedì, l’azienda scriveva: “Un alleggerimento mirato a tutta la clientela, il pane è un alimento base che si consuma quotidianamente e i prezzi più bassi hanno un impatto diretto sul bilancio domestico”.
Il pane è una presenza costante nella lista della spesa dei ticinesi. Non stupisce, quindi, che un prezzo così basso per un bene di prima necessità, che solitamente costa almeno il doppio, se non il triplo o il quadruplo, abbia generato tanto clamore.
Situazione che ha scatenato una dura replica dei panettieri ticinesi. In un dettagliato pezzo uscito a firma Filippo Zanoli su tio.ch, si dà infatti conto delle reazioni. L’offerta al prezzo stracciato ha generato “forte preoccupazione e indignazione tra i panettieri artigianali ticinesi, che vedono nella strategia dei discount non solo una concorrenza spietata, ma un vero e proprio svilimento della loro produzione e del loro lavoro”, si legge.
Massimo Turuani, presidente della Società Mastri Panettieri Pasticcieri Confettieri del Canton Ticino (SMPPC), ha spiegato le dinamiche dei costi di produzione artigianale: “Il prezzo indicato alla vendita al pubblico del nostro pane da mezzo kg è di quattro franchi. Solo così possiamo rientrare nelle spese. Dietro a ogni pagnotta ci sono persone, macchinari e una tradizione da rispettare”, si legge su tio.ch.
“Come fanno ad arrivare a quel prezzo? Posso solo immaginarlo: attraverso un’ottimizzazione assoluta dalle materie prime ai macchinari, alle persone coinvolte nella produzione e al loro stipendio. Sono logiche lontane anni luce dalle nostre, che sono artigianali. La differenza fra i nostri prodotti e i loro, l’ho già detto e lo ribadisco, è quella che passa tra una spilla d’oro e un chiodo arrugginito”, prosegue l’intervista
L’ufficio stampa di Aldi Suisse, interpellato da tio.ch, ha ribadito la qualità del proprio prodotto: ”Ci impegniamo quotidianamente per offrire i prezzi più convenienti, dimostrando che alta qualità e prezzi bassi non sono necessariamente in contrapposizione”. Anche Denner ha difeso la propria posizione.