Il turismo – in particolare a Como e Bellagio ma in generale su tutto il territorio lariano – continua alla grande a dispetto dell’estate calante (che ha già registrato numeri da boom). E nell’ambito degli home restaurant, Cesarine.com, rete italiana di cuoche di casa, chiama a raccolta esperte di mestoli e fornelli per ospitare visitatori italiani e internazionali. In particolare si cercano – per far conoscere i sapori del territorio ai viaggiatori stranieri – “preparatori di pesce persico, polenta e torta miascia”.
Ma che cos’è Cesarine.com? Una rete di oltre 1.500 cuoche e cuochi di casa che, fin dal 2004, aprono le porte delle loro case, in tutta Italia, per far scoprire a turisti internazionali (oltre il 60% provenienti da Usa) ospitalità, territorio, botteghe e mercati. E ovviamente cibo. Dallo scorso giugno hanno iniziato a tornare viaggiatori internazionali e Cesarine.com ha registrato boom di prenotazioni: per corsi di cucina, tour dei mercati e cene e pranzi tipiche a casa delle massaie delle diverse regioni italiane.
Ora la community che ha messo a tavola – ma anche portato al mercato e messo il grembiule (dei corsi di cucina) – oltre 25.000 ospiti negli ultimi 3 anni (considerando la pandemia), ha deciso di riaprire le selezioni per fare entrare nuove cuoche/i di casa nella propria rete. “Si tratta quindi di una chiamata ai grembiuli e ai mestoli per tutti quelli amanti e conoscitori della propria terra, detentori di ricette di famiglia e appassionati di ospitalità ad entrare a far parte della community, per aprire le porte delle proprie case ai turisti stranieri, e non – spiegano – Ospitalità e voglia di condivisione per la bellezza della propria terra e la bontà delle specialità del territorio oltre che abilità ai fornelli soni le doti più importanti”.
“Non si può descrivere la meraviglia del lago di Como, si deve vedere – racconta Bea, la Cesarina comasca con casa nel centro storico della città – La mia cucina è come quella di una volta, che porta con sé l’incanto della tradizione unito a uno spiccato estro creativo”. Per chi volesse tentare l’esperienza, qui le info.
4 Commenti
almen i fich nel cumasch ghin ammò a milan pe avec un pò de verd si dree a colurà i ca!
Tà brusa ammò il Federico eh Bauscià!
Beh che dire a “MilanoforEever” se non che è un ignorante della cucina comasca!
Si è dimenticato dei misultitt , delle alborelle, del lavarello, del luccio e del cavedano
della cutizza, della resta, del pan meìno, della cutizza, dei tortelli di San Giuseppe e del risotto al persico.
Lui è rimasto all’osso buco, la cotoletta e il risotto giallo.
E la cassuola è un piatto invernale tipico della tradizione popolare di tutta la cucina lombarda e non solo milanese.
Và la Bauscia!!
E dopo aver provato i tre “tipici” piatti della cucina comasca: miascia, pesce persico e polenta, il turista americano proveniente da Milano: risotto giallo con ossobuco, casseula e panettone, non ritornò più a Como.
Non sapevo che l’agone ,l’alborella, il lavarello, il luccio ed il cavedano fossero pesci “esclusivi” del LacDeComm. Sul resto stendiamo un velo pietoso.
Ven giò dal fich cumasc!!!!